Prendete i piedi di Pirlo e l’intelligenza tattica di Ambrosini. Poi aggiungeteci la classe di Seedorf e la grinta di Gattuso. Avrete ottenuto il regista della Primavera del Milan, Sebastian Gamarra Ruiz. Nato e cresciuto in Bolivia, il talento della squadra di Brocchi arriva nel settore giovanile rossonero oramai quattro anni fa dopo che il Brescia lo aveva portato in Italia a seguito di un torneo in patria nel quale Gamarra aveva impressionato tutti. In Sudamerica si impone come trequartista, classico numero 10 alle spalle delle prime punte, oggi invece gioca guardando il campo davanti alla difesa per far girare la squadra. La volontà milanista di giocare sempre palla bassa nel “modello Milan” trova nel giovane boliviano l’interprete per antonomasia, frutto di grande tecnica individuale e ottima visione di gioco. E anche Filippo Inzaghi si è accorto delle sue qualità, come dimostra l’esordio in prima squadra nella sfida contro la Reggiana. Ma il futuro di Gamarra è ancora tutto da scrivere: in patria si mormora che potrebbe anche essere convocato con la nazionale maggiore per la Copa America in programma questa estate.