Da inizio anno forse solo nel periodo prima della pausa invernale abbiamo potuto ammirare un Milan degno di essere chiamato squadra di calcio. Quanto meno dal punto di vista della forma fisica. Ad oggi, dall’inizio del 2015, la squadra non è ancora riuscita a dimostrare di avere un passo, un ritmo consono a qualunque altra delle partecipanti di questa Serie A. E non può certo essere un caso se la Fiorentina è riuscita a ribaltare il risultato.
Il 2-1 subito in rimonta dalla viola deve far riflettere e molto: al di là del non saper gestire il minimo vantaggio, che rientra negli aspetti tecnico-tattici, il grave problema si è verificato, come anticipato, a livello fisico. Pensiamo soltanto al numero di gare giocate, non dico dall’inizio della stagione, ma nella sola ultima settimana. La Fiorentina era reduce dalla partita giocata ad alti ritmi con la Roma di giovedì sera. Il match di Europa League pare abbia stancato, però, più il diavolo che i gigliati toscani.
E questo è probabilmente il principale punto di chi vuole accusare Filippo Inzaghi di una gestione approssimativa della squadra: il diavolo non è mai sceso in campo nel 2015. Né con la testa, tanto meno con le gambe. La preparazione invernale sembra proprio aver creato più danni che benefici rivelando lacune di programmazione atletica. Come si suol dire: “Piove sempre sul bagnato”.