Sarà il Milan dei giovani. Da domani. Forse. Fa bene Tuttosport a parlare di bene di Niang, Saponara e Gabriel, ragazzi di proprietà rossonera e in grande spolvero grazie… agli altri. Tre promesse protagoniste in giro per l’Italia, libere di esprimersi lontane dal Diavolo.
Non è tempo di rimpianti, adesso l’obiettivo è quello di non perderli più di vista e poi riprenderli se dovessero proseguire a crescere, giocare e segnare. Il punto di domanda rimane sempre lo stesso: il Milan deve imparare a scommettere sui giovani in Prima squadra con più coraggio e serietà, a maggior ragione in un momento storico del genere e con una serie di “anziani” di esperienza che hanno stufato di togliere spazio alle nuove leve. Uscire dall’ambiente rossonero è sembrata una vera liberazione per Niang, diventato attaccante vero al Genoa: 3 gol e 2 assist in meno di due mesi, non proprio malissimo. Saponara invece all’Empoli si sta dimostrando riferimento per il gruppo e punto di forza dalla qualità importante, Gabriel infine uomo determinante nel Carpi in versione promozione in Serie A. La scelta del Milan di prestarli altrove possono essere state giuste, quindi venire apprezzate se già dalla prossima stagione si punterà forte per la prima volta su di loro.
Le premesse non lasciano tranquilli visto che Inzaghi, vista la stagione disastrosa e lo spaventoso numero di infortuni, non ha mai pensato di impiegare dei Primavera validi e conosciuti dallo stesso allenatore, spesso aggregati in allenamento con la Prima squadra o perfino a disposizione nelle gare ufficiali. Come Mastalli e Locatelli, per esempio, lunedì sera in panchina vista l’emergenza a centrocampo. In panchina, appunto, perché di Essien non si può fare a meno…