Abbiati e Bonera vicini al rinnovo. Ma non si doveva rifondare?

I primi giorni di marzo sono trascorsi con qualche preoccupazione di troppo per il Milan, a causa del brutto pareggio al Bentegodi contro il Chievo nell’ultima giornata di campionato e soprattutto per tutte le voci che circolano a livello societario. Sul fronte mercato tutto tace, ma cominciano a trapelare delle indiscrezioni sui rinnovi contrattuali. Il destino dei due giocatori milanisti più rappresentativi sembra essere ormai deciso: Abate dovrebbe essere sulla via dell’accordo, mentre De Jong avrebbe deciso di lasciare il Milan e tentare la fortuna altrove; non sono gli unici rossoneri a essere in scadenza però, nella stessa situazione ci sono diversi giocatori del Diavolo.

Solo per fare qualche esempio, sembra essere arrivata al capolinea l’avventura milanista dei vari Pazzini, Essien e Muntari. A sorpresa invece, sia Abbiati che Bonera dovrebbero rinnovare per un altro anno. Ebbene sì, i due più esperti giocatori del Milan dovrebbero rimanere in rosa fino al giugno del 2016. Tutto ciò per la felicità, scusate il sarcasmo, dei tifosi rossoneri che reclamano a gran voce la rivoluzione. I risultati dell’ultimo anno non sono sufficienti per il blasone che accompagna il Diavolo ogni partita, il rinnovamento della rosa è l’unica strada percorribile se si vuole tornare grandi. In questi momenti ci vuole coraggio, Abbiati e Bonera sono uomini importanti per lo spogliatoio del Milan, ma sono davvero indispensabili in vista della prossima stagione?

Con quest’articolo non vogliamo crocefiggere due giocatori che hanno dato tanto al Milan in carriera, pretendiamo solo delle spiegazioni per la posizione che sta prendendo la società. Se si vuole rinnovare l’ambiente, non ha senso confermare tutti quei giocatori che sono ormai sulla via del tramonto. I due non sono gli unici in questa situazione, quanti anni a buon livello mancheranno a un giocatore come Bonera? Forse uno… e poi? E’ molto più utile investire il costo del suo ingaggio per un giovane di buone prospettive, piuttosto che sprecarlo per un quasi ex calciatore. Per compiere passi avanti bisogna anche farne qualcuno indietro: a vedere le ultime mosse del Milan, ci risulta difficile intravedere la via che ci accompagna verso un futuro roseo. Fine giugno è lontano e a noi piacciono tano le sorprese.

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