Europa League, un miraggio

Il Milan è undicesimo in classifica a 30 punti con 7 vittorie, 9 pareggi e 7 sconfitte. Nono attacco per reti segnate e con una difesa che fa acqua da tutte le parti. A leggere i proclami d’inizio stagione viene quasi da sorridere, se invece si analizzano i risultati raggiunti finora viene piuttosto da piangere: la squadra ci credeva, Filippo Inzaghi pure e la dirigenza era felice per la rosa completa e competitiva messa a disposizione del tecnico rossonero. A gennaio, dopo la sessione di calciomercato invernale, la stessa identica solfa: il terzo posto non è lontano, lottiamo per l’Europa e un serafico Silvio Berlusconi si mostrava soddisfatto della campagna acquisti condotta da Adriano Galliani. Dopo le prime giornate si puntava allo scudetto, col passare delle partite al terzo posto e ad inizio anno all’Europa League. E ora? Dopo 47 giorni dall’inizio del 2015, ci vorrebbe un miracolo per risollevare il Milan.

Le squadre che precedono il Diavolo in classifica sono troppe per ambire a raggiungere il traguardo minimo stagionale, soprattutto se ci si guarda indietro e si confrontano i percorsi delle dirette avversarie. La squadra di Inzaghi fa a fatica a giocare due partite di fila in maniera decente, per non parlare del fatto che non riesce ad infilare due vittorie consecutive da metà ottobre. Questi numeri condannano il Milan ad un’altra stagione senza coppe europee e ad un sempre più probabile cambio d’allenatore in panchina, che potrebbe essere imminente in caso di una figuraccia contro il Cesena. I romagnoli sono i prossimi avversari dei rossoneri e da qui ad un mese, il Diavolo incontrerà Chievo Verona, Hellas Verona, Fiorentina e Cagliari. Esclusi i toscani, le gare in programma non dovrebbero essere complicate per il livello tecnico del Milan. Non possiamo però parlare di calendario morbido perché a vedere le ultime partite, potrebbe davvero succedere di tutto.

Per gli amanti dei numeri, la squadra di Inzaghi è riuscita a vincere una sola partita nel 2015, quella contro il Parma. Il resto? Buio totale: sia che si giochi in casa, sia che si giochi in trasferta. Il quinto posto occupato dalla Lazio è lontano 7 punti, dietro ai biancocelesti si trovano a due lunghezze Genoa e Sampdoria. A 33 punti è fermo il Palermo, con a ruota la coppia formata da Inter e Torino ad un punto di distanza. Tutte queste squadre giocano un gran bel calcio e dimostrano partita dopo partita di aver voglia di vincere, a differenza di un Milan remissivo e senza idee. Il diciottesimo posto occupato dal Cagliari dista solo 10 punti: tutto questo per sottolineare che i rossoneri dovrebbero stare molto attenti anche alle inseguitrici, oltre che fare la corsa sulle squadre più avanti in classifica. Attenzione al Sassuolo e all’Udinese che distano rispettivamente uno e due punti dal Diavolo e hanno una gran voglia di superare una squadra ricca di tradizione come quella rossonera.

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