Gazzetta: possesso palla e zero lanci, il giovane Milan cresce così

Possesso palla e zero lanci, il Milan cresce così. E’ questo l’approfondimento odierno de La Gazzetta dello Sport sul settore giovanile rossonero, un Modello nato nel gennaio il quale, grazie al lavoro di SpazioMilan.it, è già noto e apprezzato da mesi dai nostri lettori. Ma leggere l’inchiostro nero su rosa fa sempre un certo effetto, a maggior ragione adesso.

Perché non si può nascondere un Torneo di Viareggio deludente (la Primavera, detentrice del trofeo, è stata eliminata subito ai gironi): atteggiamento propositivo, manovra offensiva ma poche occasioni sfruttate. Ma tutto ciò tornerà utile, basta pensare ai minuti finali della sfida con il Palermo (persa 3-2): serviva segnare a tutti i costi, però la squadra non ha mai buttato la palla in area: il giro palla al posto dei lanci lunghi. Un punto fondamentale. Un metodo (strutturato dal Filippo Galli insieme a Stefano Baldini, responsabile tecnico del vivaio, e Aldo Dolcetti, fino a quando non ha deciso di seguire Allegri alla Juventus) stile-Ajax. Quello in corso è l’anno uno e Cristian Brocchi (attuale allenatore proprio della Primavera) né è il simbolo: i suoi Allievi2013/2014 sono stati la “prova”, un laboratorio nel laboratorio.

Da lì in poi l’esperimento è diventato legge: si difende in base a come si attacca, Milan padrone del campo, lanciare e scavalcare la mediana è quasi reato, difesa a quattro e pressing alto a costo di subire contropiedi, accettando l’uno vs uno. Un progetto quinquennale, organizzato ogni giorno: progresso e coerenza le parole chiave. E i numeri di Panini Digital esprimono già un successo: La Primavera effettua 507 passaggi a gara rispetto alla media del campionato pari a 375, pressa a 58.5 metri (51.3) e gioca l’88% delle azioni dalla difesa (80.7). Anche Berretti, Allievi e Giovanissimi sono sulla stessa linea: nei derby, al di là del risultato, hanno sempre superato l’Inter nella manovra palla al piede.

Parlando di promesse, infine, di seguito la Top 5 dei talenti in rampa di lancio nel settore giovanile del Milan. Hachim Mastour, attaccante classe 1998 già visto da Inzaghi. “Tecnicamente forse è il migliore mai avuto in questo settore giovanile”, il giudizio di Filippo Galli alla Rosea. Alessando Mastalli, centrocampista classe 1996: sa inserirsi con discreto fisico e piace anche per la grande applicazione. Gianluigi Donnarumma, portiere classe 1999: giovanissimo dalle grandi quotazioni, per il gioco rossonero rischia molto con i piedi. Giovanni Crociata, centrocampista classe 1997: un tipo “alla Iniesta”, bravo tecnicamente a gestire spazio e pallone. Patrick Cutrone, attaccante classe 1998: punta moderna, di movimento e gol, anche nelle Nazionali azzurre.

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