Et voilà, Menez. Miglior marcatore del Milan per distacco e quasi della Serie A (insieme a Higuain, a -1 da Tevez), adesso i gol stagionali sono 12 di cui sei su rigore: nei primi cinque campionati top d’Europa, solo Cristiano Ronaldo ha fattodi più (8).
Questi i numeri generali, soffermandoci sulla prestazione di ieri sera invece La Gazzetta dello Sport fa brillare le sue statistiche. Una su tutte: la percentuale realizzativa pari al 100%. Il francese con il Parma ha tirato due volte verso la porta, segnano due gol. Poi 7 sponde, 52 palloni giocati, un paio di dribbling positivi e negativi, ben 32 passaggi riusciti nella zona del centrale del campo. La Menez-dipendenza esiste eccome secondo la Rosea. Ha segnato nove delle ultime 13 reti complessive della squadra, fornendo anche due assist (uno per il 3-1 di Zaccardo). Inzaghi fa bene ad affidarsi a lui, anche se parliamo di un talento maledettamente discontinuo. Non è un campione, ma per i rossoneri è medicina essenziale. E San Siro ha palesato un dato di fatto: l’attaccante rende al massimo quando libero di svariare senza un copione preciso. Buone le risposte nel 4-4-2, il falso nove non può essere sempre (o forse mai) il giusto ruolo.
Jeremy, il piccolo principe capace di togliere dai guai Pippo. E i pochi intimi presenti allo stadio applaudono. Adesso serviranno conferme illustri con la Juve, per un Milan ancora insufficiente.