Il tecnico del Real Madrid, Carlo Ancelotti, entrato nella storia delle Merengues grazie ad un 2014 straordinario, ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport, alla vigilia del match amichevole di domani contro il Milan a Dubai: “Ognuno ha le sue ambizioni e per me è più importante fare storia qui che vincere altrove. Siamo arrivati a 18 trofei internazionali come il Milan: ho allenato due squadre che hanno fatto la storia del calcio mondiale. Sono legatissimo al Milan e lo sarò del Real quando me ne andrò“.
Cosa che non accadrà a stretto giro di posta: “C’è tempo però. La situazione del rinnovo di contratto è chiara: non so quando, ma si farà. Sto troppo bene, a tutti i livelli. La mia storia qui continua“.
Una battuta anche sull’approdo dello scorso gennaio di Clarence Seedorf sulla panchina del Milan: “Fu una bella sorpresa. Ma nel nostro lavoro non c’è cosa più difficile che prendere una squadra in corsa. L’ho provato con la Juventus e il Psg, è durissima. Hai le tue idee e hai poco tempo per imporle, e devi farlo su una squadra che ovviamente va male visto che ha deciso di cambiare tecnico. E non siamo maghi con la bacchetta magica. Seedorf ha pagato questa situazione“.