Per adesso sono sensazioni, ma presto potrebbero diventare mosse decise. Se si prova ad immaginare come sarà il mercato di gennaio del Milan il primo, inevitabile, ritornello rimane lo stesso, firmato Adriano Galliani: “Prima cedere, poi acquistare“. Le operazioni più necessarie, dunque, riguardano i diversi esuberi ancora presenti in rosa. E non c’è dubbio: il problema Fernando Torres è il più spinoso da risolvere.
Lo spagnolo è sceso in campo dall’inizio nel derby dello scorso novembre (1-1), senza lasciare il segno, da lì in poi il buio completo: 4 gare, 4 panchine e zero minuti giocati. Una presa di posizione quasi ufficiale di Inzaghi, ormai chiaramente schierato sul suo attacco (e modulo) preferito. Menez è il padrone, un falso nove moderno, dinamico e pieno di gol, poi Honda, Bonaventura ed El Shaarawy per il ruolo di esterni. Per Torres (un solo gol, quello ad Empoli, in stagione) non c’è spazio e quando c’è stato il gioco del Milan lo ha sempre penalizzato. E’ per questo che, secondo l’approfondimento di stamane de La Gazzetta dello Sport, El Nino rischia maggiormente il taglio già questo inverno rispetto al compagno Pazzini. L’italiano soffre le stesse sue esclusioni ma dovrebbe rimanere a Milanello fino alla scadenza del contratto (giugno 2015).
Allo scenario però manca l’unico dettaglio in grado di fare la differenza: l’acquirente. Al momento nessuna squadra ha chiesto l’ex Chelsea e l’ingaggio da 4 milioni di euro netti non favorisce le avance dall’esterno. La pista più affascinante e viva, comunque, secondo la Rosea, sarebbe un clamoroso ritorno all’Atletico Madrid.