Giuseppe Cardone a SM: “A Genova Milan sfortunato, ma la stagione sarà di alti e bassi”

Intervenuto telefonicamente al nostro programma “SpazioMilan”, in onda ogni martedì dalle 12 alle 13.30 su Top Calcio24, canale 114 del digitale terrestre, e su WingaTv, canale 63 del digitale terrestre, l’ex difensore di Milan e Parma, Giuseppe Cardone, ha parlato del match di domenica tra rossoneri e Genoa: “A Marassi il Milan è stato sfortunato, perchè ha trovato la formazione più in forma del campionato. Il calcio è fatto anche di episodi, il Milan ha avuto un’occasione limpidissima davanti al portiere e l’ha fallita e poi ha subito gol su calcio piazzato, trovando poi difficoltà a reagire e a creare pericoli al Genoa“.

Cardone ha poi detto la sua sull’impiego dal primo minuto di Montolivo, al rientro dopo mesi fuori e senza una condizione accettabile: “Inzaghi sa meglio di tutti come stanno i giocatori, quindi se ha ritenuto di farlo giocare dal primo minuto vuol dire che gli ha dato garanzie, non credo che uno abbia voluto fare harakiri, poi lui è uno che vuole sempre vincere, quindi dubito che lo abbia mandato in campo senza cognizione, evidentemente per lui era pronto. Al di là di quello, la stagione del Milan sarà così, ci saranno alti e bassi, l’allenatore deve capire bene quali sono il modulo e gli interpreti migliori per la squadra”.

Punto sulla difesa e suoi gol presi da calcio da fermo: “Zapata credo sia un ottimo giocatore, ha bisogno di compagni che lo aiutino, da solo non si fa reparto a meno che non ti chiami Nesta o Thiago Silva. I gol su calci da fermo sono il tallone d’Achille, il Milan ha preso una marea di gol così. Bisogna marcare l’uomo e stare attenti che non ti anticipi, ma talvolta bisogna dare merito anche agli avversari bravi a smarcarsi, certo è che un briciolo di attenzione in più non guasterebbe“.

La chiusura è sulla squadra di cui lui è stato capitano: “Secondo me, il Parma può uscire da questa situazione, nonostante abbia una squadra molto diversa dall’anno scorso ed abbia subito gli infortuni seri di gente come Paletta, Cassani e Biabiany e questo si paga. La situazione è negativa anche a livello societario, ora col cambio di proprietà bisogna ritrovare la compattezza“.

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