Ogni volta che la ruota inizia a girare nel verso giusto deve per forza di cose accadere quel qualcosa di negativo che rovina tutto. Questa la visione del pessimista, ma anche del realista. Il bicchiere è sempre mezzo pieno, vero, ma anche sempre mezzo vuoto. Questa semplice regola vale oggi più che mai per Michael Essien. Il ghanese, uno dei migliori in campo con l’Udinese, è stato vittima di una delle tante decisioni errate e clamorose dell’arbitro Valeri.
Un Essien così in palla non lo si vedeva da tempo: già al derby lo avevamo elogiato dopo una buona prestazione, ma quella fornita con i friulani ha confermato come il suo stato di forma fosse eccezionale, tanto da non far rimpiangere l’assenza di un perno imprescindibile come Nigel De Jong. Come detto, però, arriva il quid che spazza via ogni bella cosa: il direttore di gara al 71′ decide di estrarre il cartellino rosso per un contrasto di gioco dove Essien in possesso palla si divincola senza cattiveria della pressione di Allan. Seconda espulsione esagerata dopo quella conferita a Domizzi: Essien vittima della legge di compensazione.
Ora ad Inzaghi non resta che esigere il pronto recupero di Nigel De Jong. Le opzioni Muntari, Van Ginkel, Poli e Bonaventura continuano ad esistere per la mediana, ma la necessità di un metronomo in grado di interdire e dettare i tempi alla manovra sembra la priorità per questo Milan. Dopo l’infortunio alla coscia De Jong pareva in rientro per il derby, poi la precauzione ha avuto la meglio e l’olandese ha saltato sia l’Inter sia l’Udinese: ora col Genoa serve lui in mezzo al campo, in necessario anticipo.