Diego Lopez: “Derby crocevia dell’anno, lo decide Torres. Voglio la Champions, serve il bel gioco”

Diego Lopez sarà uno dei protagonisti del prossimo derby di Milano, il suo primo con la maglia del Milan. E, in attesa della sfida di domenica sera a San Siro, lo spagnolo è stato intervistato dal Corriere dello Sport e da La Stampa. Queste le sue dichiarazioni.

Milan, l’arrivo e il momento: “E’ stata una grande occasione. E’ successo tutto molto in fretta in estate, avevo capito che era il momento giusto per fare questa esperienza. Mi trovo davvero a mio agio, sono stato accolto benissimo. Voglio riportare il Milan in Champions League. E dire che nel 2005, ai tempi del Villareal, sarei già potuto essere rossonero. Allora non era destino…“.

Sul derby: “Battere l’Inter farebbe la differenza, non solo per i 3 punti. Una vittoria darebbe una svolta al nostro campionato. La squadra nerazzurra nel complesso non fa paura, ma dovremo essere molto aggressivi. Serve anche il bel gioco, senza quello puoi vincere solo una o due volte per caso e poi i problemi vengono a galla. Per quanto mi riguarda può finire 10 a 9 per noi, in gare come queste serve solo vincere. E volete anche sapere chi segnerà il gol decisivo? Il mio amico Torres. Mancini darà tranquillità all’Inter, è un tecnico esperto ma forse contro di noi non si vedrà vedrà la vera Inter, dovremo approfittarne. E’ la più importante dell’anno, come il Clasico in Spagna. Handanovic? Ci assomigliamo e ci stimiamo ma è giusto che ognuno tenga per sé i suoi segreti“.

Le unghie di Diego Lopez: “Io so reggere la pressione come pochi. In Spagna mi riscaldavo con intorno gente che urlava il nome di Casillas. Quindi quando sento i fischi di San Siro non mi agito. Sono abituato a molto peggio. I miei rinvii sono frutto di un lavoro molto meticoloso, nel calcio di oggi bisogna essere completi“.

Su Torres: “Il suo rapporto con il gol ora è difficile. Necessita il suo tempo, sta giocando per il gruppo e sta facendo un ottimo lavoro in questo senso. Il destino dell’attaccante è anche questo: ci sono momenti in cui non riesci a fare gol“.

Su Berlusconi: “Avere un presidente-tifoso influisce in maniera positiva. Qui a Milanello sembra una grande famiglia e lui è il padre. Ci tratta con affetto, trasmette sempre grande entusiasmo“.

E ancora: “Serie A in crisi? Carlo Ancelotti mi ha sempre parlato della società rossonera, anche in tempi non sospetti, lavoro per risollevare il Milan ai livelli che gli competono. Liga? Cristiano Ronaldo e Messi sono di un altro mondo, nessuno è come loro. In Italia, l’attaccante più forte mi sembra Tevez ma potrò essere più preciso a fine stagione“.

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