Più che raro, praticamente mai visto. Callum Hinde è stato autore di un gesto che ha fatto il giro del mondo. Si giocava Kent’s Red Arrows-Wingham, gara del campionato locale Canterbury & District Football League, in Inghilterra, quando l’arbitro Phil Bing ha fischiato un calcio di rigore per una presunta spinta in area. Hinde si è portato sul dischetto e, ritenendo che il penalty non ci fosse, ha calciato il pallone debolmente tra le braccia del portiere. Per tutta risposta, il direttore di gara gli ha mostrato il cartellino giallo. A fine gara, vinta dalla squadra di Hinde per 3-0, i due club hanno deciso di pagargli la multa ricevuta come conseguenza del cartellino giallo.
Ma ecco la spiegazione dell’arbitro: “C’era confusione e forse sono stato l’unico che ha visto la spinta: ma gli atleti devono rispettare la mia decisione, giusta o sbagliata che sia. Il giocatore ha deciso di calciare in quel modo prima di presentarsi sul dischetto: è stato ridicolo. Se avesse calciato alto o fuori, probabilmente non avrei fatto nulla, ma lui non ha nemmeno preso la rincorsa e ha fatto rotolare la palla verso il portiere. Davanti a 22 giocatori e a una ventina di tifosi, avrei perso la mia credibilità se avessi lasciato correre. I giocatori non devono prendere da soli le decisioni: non è stato un gesto antisportivo, al contrario, ma l’azione si configurava come protesta verso la mia decisione, per questo l’ho ammonito”.