DIEGO LOPEZ 5.5 – L’estremo difensore spagnolo esce in netto ritardo in occasione del gol del momentaneo uno a uno. Tra i pali, se la cava e compie buone parate, ma l’errore sulla rete di Okaka è determinante.
MATTIA DE SCIGLIO 5.5 – Parte bene, spingendo con regolarità, saltando l’uomo e sovrapponendosi, prima di calare a vista d’occhio sul lungo andare, risultando inefficace in fase offensiva e venendo spesso saltato in fase di non possesso.
ADIL RAMI 5.5 – Macchia una buona prova, caratterizzata da grinta, potenza e senso dell’anticipo, permettendo a Gabbiadini di firmare l’assist del pareggio blucerchiato. Non demerita, ma non sempre è concentrato. Rimandato.
PHILIPPE MEXES 5.5 – Alla prima stagionale in gara ufficiale, alterna buoni interventi a svarioni e amnesie che potrebbero costare caro. Pecca in velocità, resta a galla grazie all’abilità nel gioco aereo e nel farsi valere sotto l’aspetto fisico, ma non assicura appieno stabilità e solidità.
DANIELE BONERA 4 – Sulla corsia di sua competenza, la Samp spinge e può creare superiorità numerica con regolarità. Si perde Okaka nell’azione dell’uno a uno ligure, va spesso in affanno e si fa espellere con un’ingenuità disarmante. Eppure, dovrebbe essere un uomo d’esperienza…
GIACOMO BONAVENTURA 7 – Schierato in una posizione non sua, porta dinamismo e inventiva, si inserisce tra le linee, si muove bene, salta l’uomo, tenta la conclusione dalla distanza, rendendosi pericoloso, è disciplinato dal punto di vista tattico e svolge con impegno la fase di copertura. Qualità, generosità e personalità. Bravo, Jack!
NIGEL DE JONG 6.5 – Corre molto, fa il possibile per proteggere la difesa, recupera un buon numero di palloni, lotta con aggressività in linea mediana e si aggiudica molti contrasti. Malgrado non sia preciso in impostazione, garantisce sostanza. Fondamentale.
MICHAEL ESSIEN 5 – Rimanendo bloccato per ampi tratti di gara, limita i danni e vince qualche tackle. Tuttavia, con il trascorrere dei minuti, cala e viene superato con troppa facilità. Cresce di nuovo nel finale, quando la Sampdoria abbassa il ritmo, ma fatica a vista d’occhio e non assicura l’interdizione richiesta.
KEISUKE HONDA 5.5 – Corre molto e partecipa in maniera puntuale alla fase di copertura, ma, al momento di colpire, è poco preciso e poco efficace. Stenta a trovare il bandolo della matassa. Duttile e volitivo, ma non sempre incisivo.
Dal 59′, FERNANDO TORRES 5 – Parte abbastanza bene, manifestando miglioramenti nel gioco di sponda. Nei momenti decisivi, però, si eclissa e non punge.
JEREMY MENEZ 5.5 – Gioca a corrente alternata, ripiega poco e, con la palla tra i piedi, risulta lezioso e poco efficace, tanto che va al tiro meno di quanto debba e di quanto possa. Ha il merito di procurarsi e di trasformare il rigore del due a due, ma, nel finale, spreca una ghiotta azione di rimessa.
Dall’87’, ANDREA POLI s.v. – Entra a tre minuti dalla fine e si posiziona sulla fascia destra. Troppo poco, per essere valutato.
STEPHAN EL SHAARAWY 6.5 – Torna al gol dopo un digiuno che durava dal 20 agosto 2013. Nel primo tempo, si muove a volontà, copre, dribbla i dirimpettai e crea azioni pericolose. Nella ripresa, viene un po’ meno, ma continua a lavorare per la squadra e a correre finché ha birra in corpo.
ALL. FILIPPO INZAGHI 5.5 – Il tecnico rossonero presenta un Milan che parte bene, coperto, compatto e rapido in contropiede, ma che si perde una volta subito il gol dell’uno a uno e che, nella ripresa, concede qualche spazio di troppo. Sbaglia a riproporre Bonera, a non sostituire Essien con Poli e a dare un’altra possibilità a un Torres sempre più deludente. Perché non concedere una chance ad Armero, a Pazzini e a uno tra Poli e Van Ginkel?