Uno sguardo verso l’avvenire: nuovo, affascinante, ambizioso. E realizzabile. Torna in primo piano la questione stadio, il Milan, svela stamane La Gazzetta dello Sport, avrebbe profondamente modificato il possibile raggio d’azione grazie a un’idea di Barbara Berlusconi.
La figlia del presidente ci sta riflettendo da un mese (erano i primi di ottobre), quando affacciandosi dalla finestra del suo ufficio di Casa Milan ha osservato i resti del vecchio polo fieristico. Da qui l’illuminazione: “Sarebbe il posto ideale”. Proprio così: il Milan sogna di costruire il nuovo impianto di fronte alla nuova sede di via Aldo Rossi, creando così un vero e proprio “quartiere”. L’area è molto grande, 45.000 metri compresi negli estremi via Gattamelata-viale Scarampo, in più gode di ottime infrastrutture: ben collegata con metro, autostrade e aeroporti. La gestisce Fiera Milano SPA e oggi, sempre secondo la Rosea, Barbara incontrerà i loro manager non solo per ascoltare la domanda, ma soprattutto per avanzare la prima proposta. Si parla già di soldi, i consiglieri rossoneri hanno dato l’ok: sarà comunque una trattativa lunga.
Ma meno costosa di area Expo, la più gettonata fino ai giorni scorsi, ormai quasi abbandonata per il tetto fuori budget (300 milioni di euro) richiesto. In questo senso, il 15 novembre chiuderà il bando e non verrò consegnato nessun plico. Un progetto mai nascosto e costantemente aggiornato, i lavori però guardano verso il lungo termine: 2020.