Nella sciagurata gara di domenica sera contro il Palermo ci sono state molte componenti che non hanno girato come dovevano, come tutti speravano. Dall’attacco, alla difesa, nessuno (a parte forse Diego Lopez) può essere esente da colpe nella débâcle contro i siciliani. Senza ombra di dubbio, però, i due terzini rossoneri sono stati tra i peggiori in campo. Abate e De Sciglio hanno deluso sia in fase difensiva che in fase offensiva e salgono di diritto sul banco degli imputati. Le loro prestazioni fin qui erano state molto diverse e, se per il primo si tratta della prima vera stecca stagionale, per il secondo è solo la conferma di un brutto periodo in cui sembra davvero involuto.
Ignazio Abate, fino alla gara contro il Palermo, era stato uno dei migliori della truppa di Mister Inzaghi. Qualità, corsa, assist decisivi, ripiegamenti e diagonali difensive impeccabili. C’era davvero tutto nel fantastico avvio di stagione del biondo rossonero. Una leggera flessione anche per lui nelle gare contro Fiorentina e Cagliari, ma sempre tanta dedizione, tanto impegno e tanta corsa. Domenica sera, invece, la prima ufficiale da capitano, purtroppo, è coincisa anche con la prima vera insufficienza stagionale. Male dietro, male davanti, con tanti cross imprecisi effettuati, quasi a far ricordare a tutti l’Abate degli ultimi anni, quello che con i cross proprio non c’era nulla da fare. Una prestazione sottotono ci può stare certo e, viste le sue precedenti partite, si può anche perdonare.
Diverso è invece il discorso che bisogna fare su Mattia De Sciglio. Il 22enne terzino rossonero è irriconoscibile, ma lo è da inizio stagione. Dopo l’ottima annata vissuta due anni fa, è arrivata quella difficile dell’anno scorso, costellata, però, da tanti problemi muscolari. Quest’anno gli infortuni non c’entrano e proprio per questo l’involuzione è ancor più preoccupante. Agli errori grossolani compiuti dietro, conto il Palermo, a Cagliari e a Parma solo per citare quelli più marchiani, si aggiunge una timidezza eccessiva in fase propositiva che toglie al Milan qualsiasi tipo di pericolosità sulla sua fascia sinistra. De Sciglio è un giovane di talento su cui puntare e bisogna a tutti i costi cercare di recuperarlo, ma forse in questo momento un po’ di panchina gli farebbe bene. A maggior ragione se, a sinistra, hai preso uno come Armero che non ha ancora avuto la possibilità di esprimersi con la sua nuova maglia.