In un periodo in cui le bandiere sono sempre di meno e l’attaccamento alla maglia è un valore in via d’estinzione, è sempre piacevole quando un giocatore giura amore eterno ad una squadra, meglio ancora se si tratta del club dove è calcisticamente cresciuto e in cui ha sempre giocato. Il nuovo Milan di Pippo Inzaghi sta destando un’ottima impressione per spirito di sacrificio, per il suo gruppo che lotta all’unisono e per l’attaccamento alla maglia dei propri interpreti. Tra questi i sono sicuramente anche i due terzini: Mattia De Sciglio e Ignazio Abate. Da molti dati per partenti, soprattutto il secondo, sono rimasti e, per ora, non hanno alcuna intenzione di andare via.
Da parte di entrambi, nella giornata di ieri, sono arrivate dichiarazioni importanti, parole che hanno evidenziato tutto il loro amore verso la maglia che indossano e di cui sono tifosi fin da bambini. Il giovane laterale 22enne, anche se ha ammesso di essere lusingato di un possibile interesse del Real Madrid, ha sottolineato come la sua priorità sia il Milan e di quanto sarebbe orgoglioso un giorno di indossare la fascia di capitano. Abate, invece, ha il contratto in scadenza in estate, sembrava sul piede di partenza qualche mese fa, ma alla fine è rimasto, si è guadagnato la fiducia di Inzaghi a suon di prestazioni esaltanti e non vuole più togliersi di dosso la maglia del Diavolo.
Il fattore comune, per i due terzini rossoneri, si chiama Pippo Inzaghi (ma anche Allegri lo era), il “gruppo” è la parola d’ordine. Principi cardine per un passato, un presente, ma anche un futuro in rossonero. Per entrambi la Nazionale è nel mirino e, se De Sciglio, è una pedina inamovibile anche per Antonio Conte, Abate sta cercando di far ricredere il Ct, con le sue prestazioni. Un Milan che tinge le sue fasce d’azzurro, insomma, con l’orgoglio di poter schierare, in quella zona del campo, due prodotti del vivaio, due milanisti nell’anima, due bravi ragazzi che continuano a dare e fare il meglio per i colori rossoneri, un loro stile di vita.