SOS, salviamo (ancora) Taye Taiwo!

Prelevato dal Marsiglia, a parametro zero, si pensava che l’acquisto di Taiwo fosse una genialata dell’accoppiata Galliani-Braida. Purtroppo, non è stato così. Tra la Serie A e la Ligue 1, la differenza è infatti abissale. La forza fisica, per un calciatore moderno, è una dote essenziale. Ma per sfondare in un grande Campionato, qual è quello italiano, la prestanza atletica deve essere unita ad altre doti. Nella fattispecie, per un terzino sinistro, è importantissimo riuscire ad eccellere nella fase difensiva, proponendosi poi in avanti qualora la situazione lo richiedesse. La consapevolezza tattica la fa quindi da padrona. Sta al giocatore, in base allo schema di gioco della squadra e alle situazioni createsi in quella specifica fase di gara, capire quando rimanere basso e quando proporsi in avanti. Il tutto senza danneggiare gli equilibri della squadra. Anzi, migliorandoli.

E Taiwo, dal fisico taurino e dall’ottimo tocco di palla, in occasione delle sue sporadiche apparizioni in rossonero, si è dimostrato ancora ingenuo. Troppo ingenuo. Ergo, feroci critiche non hanno fatto altro che piovere sul povero Taye, che, tramite un quotidiano nigeriano, “This Day”, ha cercato di difendersi. Il nostro esterno sinistro ha chiesto tempo, per potersi inserire al meglio. Già, per vedere una crescita di Taye, serve pazienza. E’ inconcepibile pensare di potere migliorare, da un giorno all’altro, in fase difensiva e in consapevolezza tattica.

Le lacune di Taiwo potranno essere colmate, ma ci vorranno svariati mesi. Il ragazzo, ad oggi, non è ancora da Milan. Ma è arrivato a costo zero, non possiamo privarcene così. Bisogna mettergli a disposizione un anno di tempo per migliorare. Se poi non dovessimo assistere ad alcun progresso, potremmo rivederne la situazione. Ricordiamo che anche fenomeni, del calibro di Platini e Zidane, inizialmente, in Italia, fecero molta fatica. Taiwo gioca però in una posizione diversa, più delicata. Ergo, per ora, parte riserva. Giorno dopo giorno, ne valuteremo gli ipotetici progressi che, se non si concretizzassero, potrebbero fare in modo che il Milan, nel prossimo mercato estivo, decidesse di piazzarlo altrove.

Taiwo non è stato un grande acquisto, in particolar modo, guardando al presente e all’immediato futuro. Ma diamogli tempo. Le aspettative su di lui sono adesso bassissime. Sia mai che, tra qualche mese, non ci faccia una piacevolissima sorpresa. La strada è ancora lunga, ma i miracoli, a volte, accadono.

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