El Shaarawy non al meglio, sempre in panchina con Empoli e Cesena. E anche con il Chievo. Menez in dubbio, ma gioca. E’ questa la stranezza di fondo che sorprende e non raccoglie spiegazioni chiare sulla terza esclusione di fila del Faraone.
Un caso? No, un ormai quasi una regola in questo periodo. Inzaghi ha grande fiducia in Stephan, ieri in conferenza una delle risposte più lunghe è stata proprio su di lui, piena di elogi. Ma il campo non c’è, non si vede. E nessuno se lo aspettava. El Shaarawy non sta giocando per scelta, ci vuole coraggio e non mancano i rischi, come per esempio, sottolinea stamane La Gazzetta dello Sport, quello di sembrare superfluo. Il posto bisogna sudarselo, l’attaccante non sembra al meglio e quindi rimane fuori. Conseguenze possibili, le sicurezze attorno al ragazzo sono spesso confuse. Si lavora per mettere in campo e sostenere 4 giocatori offensivi insieme, è stato così domenica scorsa e sarà così, ma con il 4-3-3, stasera. Senza El Shaarawy. Lazio, l’ennesimo problema fisico (infiammazione alla caviglia) e poi il buio.
Al suo posto resiste Menez, intoccabile e imprescindibile, aggiunge sempre la Rosea. Alla faccia della discontinuità. Inzaghi non ne può proprio fare a meno, troppo unico e abile nel segnare e creare pericoli dal nulla: il ginocchio ha fatto dei capricci ma il francese, senza dubbio il colpo di mercato più azzeccato fin qui, non verrà risparmiato, nonostante la sosta delle Nazionali in arrivo. E’ il suo Milan.