Cinque partite di campionato, tre cartellini gialli. Per Nigel De Jong è già tempo di diffida e la prossima ammonizione farà scattare automaticamente la squalifica. C’è allarme, quindi, in casa rossonera per la situazione del centrocampista olandese, un allarme che si somma a tutti gli altri che già pendono sul capo di Mister Pippo Inzaghi. La situazione della mediana milanista crea più di qualche apprensione al tecnico rossonero. Gli infortuni di Montolivo, Saponara e Van Ginkel, per tutti e tre non si prospetta un rientro nell’immediato, ma ci vorrà ancora del tempo, restringono la rosa del reparto nevralgico a soli quattro interpreti: Micheal Essien, Andrea Poli, Sulley Muntari e, appunto, Nigel De Jong. Proprio per questo motivo, oltre che naturalmente per il suo straordinario contributo in mezzo al campo, una squalifica per il “mediano” rossonero costerebbe cara allo scacchiere tattico di Inzaghi.
In una squadra che non abbonda di leader in campo, la sua presenza, proprio sotto questo punto di vista, è indispensabile e, forse a tutti gli effetti, De Jong è l’unico insostituibile nell’undici di partenza. Prima o poi, soprattutto per il tipo di gioco e per le sue caratteristiche, il cartellino giallo arriverà, ma tutti sperano che arrivi il più tardi possibile. In questo momento non c’è qualcuno in grado di sostituirlo, ma nello stesso tempo, la diffida imporrà all’olandese di stare più attento e di evitare eventuali falli che, spesso e volentieri, si rivelano utilissimi per spezzare il gioco degli avversari. Già da sabato sera contro il Chievo, quindi, Nigel dovrà stare attento per evitare di dover saltare la trasferta di Verona che il Milan dovrà affrontare subito dopo la sosta.
Certo, i gialli per il centrocampista rossonero non stupiscono più di tanto, ma forse sorprende trovarlo già in diffida dopo cinque giornate. Qualcosa si poteva non rischiare, ma è è soprattutto vero che ha preso ammonizioni giuste, intelligenti e non cattive: ha fatto falli di gioco per un Milan offensivo. Ha fatto falli intelligenti, falli che aiutano il Milan a ricomporsi nei momenti di difficoltà e impediscono alle squadre avversarie di ripartire in contropiede con troppa facilità. I suoi polmoni, la sua grinta, il suo spirito, la sua grinta, il suo essere leader, poi, lo espongono più di altri al pericolo dell’ammonizione e, per questo, nessuno se la prenderà più di tanto se alla prossima gara arriverà la squalifica. Certo è che, viste le condizioni del centrocampo rossonero, i tifosi del Milan si augurano che questo non accada.