Ospite nel programma Milan Next, in onda su Milan Channel, Alessandro Mastalli, capitano della Primavera rossonera, ha rilasciato queste dichiarazioni: “Il mio primo anno di Milan è stato il più difficile, arrivare qui a 14 anni, svegliarsi, andare a scuole e agli allenamenti senza genitori, non è facile. E’ già il mio quinto anno, ora riesco a gestire bene entrambe le cose, soprattutto la scuola che sta andando bene e mi aiuta a crescere. Se non vai bene a scuola rischi di saltare allenamenti e partite, e per noi calciatori il calcio è fondamentale: pensiamo alla scuola ma adoriamo il calcio, se non giochiamo non siamo contenti. Consigli ai più giovani? Non mollare alle prime difficoltà, se no si rischia di mandare per aria tutto il lavoro che si è fatto prima. E poi di impegnarsi sempre, ogni giorno, e avere anche qualche sfogo per distrarsi. Mi sento molto responsabile nei confronti dei più piccoli, essere, tra virgolette, anche il capitano del convitto in cui viviamo insieme ai ragazzi del settore giovanile è una cosa bella e fondamentale: devo cercare di essere l’esempio per i nuovi perché avranno molti più ostacoli da superare, essendo rimasti da poco tempo lontano da caso, rispetto agli altri. Cosa facciamo nel tempo libero? Insieme a quelli della mia età decidiamo se mangiare piazza, sushi o magari uscire in qualche locale“.