Un Menez forte come forse non li era mai visto, un Honda mai tanto ispirato in zona goal e non solo. Senza dimenticare, ovviamente, la mina vagante Bonaventura, la fame di El Shaarawy e la non più così potenziale rinascita di Torres. Tutti parlano di loro, tutti li vedono come i protagonisti designati di un attacco tanto forte quanto ricco di qualità.
Eppure, nonostante il silenzio di questi giorni, il reparto offensivo rossonero gode di un’altra, significativa opportunità: Giampaolo Pazzini. Che l’inizio di campionato del Pazzo non sia stato dei più semplici è sotto gli occhi di tutti: prima l’infortunio contro la Lazio e poi l’improvvisa abbondanza con la quale Pippo Inzaghi si è trovato inaspettatamente a far i conti tra Juventus e Empoli lo hanno portato ad esser momentaneamente relegato al ruolo di riserva di lusso.
Pazzini, però, si sa, è uno che non molla mai. La sua tenacia, infatti, lo ha portato a ristabilirsi nel minor tempo possibile dall’infortunio di inizio stagione. La sfida di domenica a Cesena, oltre a coincidere con la presenza numero 400 in serie A, potrebbe esser per lui un banco di prova davvero interessante. Per far capire che i nuovi arrivati il posto devono guadagnarselo volta per volta. Perché una prima punta di peso può sempre tornare comoda. Perché il rinnovo del contratto non diventi una chimera.