La sconfitta, meritatissima sia dal punto di vista del gioco che delle occasioni da rete, contro la Juventus ha riportato un po’ tutti sulla terra e ha dimostrato quanto ancora questo Milan sia lontanissimo da quella che comunque è a tutti gli effetti la squadra più forte del campionato, nonché campione da tre anni di fila. Uno dei punti cruciali che balza subito agli occhi, almeno a chi ha assistito al big match di San Siro, è la mancanza di qualità in mezzo al campo e l’assoluta necessità di un giocatore che, con le sue doti, possa impostare la manovra e far ripartire le azioni rossonere.
Se contro Lazio e Parma, infatti, erano bastate le invenzioni dei singoli e le giocate dei tre davanti, contro una squadra ermetica dietro e predominante a centrocampo si è vista tutta la difficoltàdegli uomini di mister Inzaghi nel cercare di “costruire” gioco e cercarne, almeno parzialmente, il pallino. Per carità, sabato scorso non sono mancati impegno, concentrazione e voglia ai tre della mediana milanista (anche se la prova di Muntari è stata piena di imprecisioni), ma tutto si è fermato lì. La Juve ha dominato il Milan e continua ad essere superiore a tutti soprattutto grazie al suo immenso centrocampo.
Appurato che almeno fino a novembre bisognerà ancora fare a meno di Riccardo Montolivo (oltre che di Saponara), che spesso e volentieri è l’unico capace di accendere la luce nel centro nevralgico della squadra, bisognerà trovare una soluzione, almeno per le gare in cui ci sarà bisogno di competere con l’avversario anche nel palleggio e nella costruzione di gioco. Le opzioni attualmente a disposizione di Pippo Inzaghi potrebbero essere due. Una si chiama Jack Bonaventura, che nella sua carriera ha dimostrato di saper dare confidenza alla palla e potrebbe essere anche schierato da mezzala, l’altra porta il nome dell’olandese van Ginkel il quale, arrivato nelle ultime ore di calciomercato, non ha ancora esordito con la sua nuova maglia e probabilmente dovrebbe farlo proprio domani a Empoli.