Antonio Conte, in una lunga intervista alla ‘Gazzetta dello Sport’ ha trattato i principali temi che riguardano la Nazionale e il calcio italiano. Inevitabile la domnda su Mario Balotelli, il grande assente delle prime convocazioni del nuovo CT: “Non ho voluto mandare nessun messaggio a lui. Chi mi conosce sa bene il mio modus operandi. Prima delle convocazioni, c’erano dei calciatori che non avevano dei responsi a livello calcistico, in termini di partite giocate: Balotelli, Cerci. Mi baso molto su quello che vedo, cosa danno e non danno i calciatori.. Nessuna preclusione: chi arriva in Nazionale deve avere determinati atteggiamenti, deve suonare lo stesso spartito, condividere l’idea di calcio, e avere i giusti comportamenti extracalcistici. A Covercino fino a quando ci sarò io le porte saranno girevoli: uno entra ma può anche uscire in fretta….”.
Fondamentale l’atteggiamento extracalcistico: “Prima di una partita il calciatore deve stare tranquillo a casa, con le gambe sul divano a riposare, guardando un film con la compagna e andando a dormire presto“.
Parole forti, decise quelle dell’ex mister della Juventus, che fa capire il chiaro metodo di selezione. Non ci sarà più spazio per la ‘balotellate‘ fuori dal campo, e non verranno accettati comportamenti ‘svogliati’ durante le gare. Il messaggio è stato recapitato a Liverpool, Mario sembra averlo recepito e in Champions ha griffato la sua prima rete con i Reds. Continuando a segnare le porte azzurre torneranno ad aprirsi anche all’ex 45 rossonero.