Come Montolivo e Pazzini. E tanti altri. Anche Giacomo Bonaventura è legato a doppio filo a Mino Favini, una sorta di mostro sacro del Settore Giovanile dell’Atalanta. E’ stato lui, infatti, a scoprire Jack e, pian piano, a portarlo alla ribalta in Serie A. E ora, in un’intervista esclusiva a SpazioMilan.it, gongola di soddisfazione dopo l’approdo del centrocampista al Milan.
Favini, quale fu il primo impatto con Bonaventura?
“Era uno scricciolo. Ma si capiva che aveva la stoffa. Lo mandammo subito a giocare nel Margine Coperta (squadra satellite dell’Atalanta, ndr) per farlo crescere ancora un pochino…”.
E poi?
“E poi ci fu la cura di Stefano Colantuono, davvero un allenatore capace di tirare fuori il meglio dai suoi ragazzi”.
E ora c’è Inzaghi…
“Jack ha scelto il Milan e ha fatto bene. Inzaghi ha il carattere per far crescere un bel gruppo e una squadra che regalerà soddisfazioni. Pippo ha il fuoco dentro e per Bonaventura non può che essere il carattere migliore”.
Quali sono le caratteristiche di Jack?
“Ormai sa fare sia la fase offensiva, sia quella difensiva. Eravamo un po’ preoccupati sul fatto che riuscisse a coprire, ma devo dire che se la sta cavando bene”.
Al Milan serve un vice-Montolivo, è lui l’uomo adatto?
“Non ancora, magari tra qualche anno… Deve esprimere il suo talento giocando al limite dell’area, sfidando l’uno-contro-uno, provando assist e tiri in porta. Per la fase di costruzione deve fare qualche passo in avanti”.
Qual è il plus di questo giocatore?
“Grandissimo talento, prezzo basso. Il Milan ci ha sempre creduto…”.
E i meriti di Colantuono?
“E’ stato un martello costante. Se ora Jack è al Milan, lo deve a tanti consigli del Mister”.