Con il Milan ha vinto due Champions League da giocatore, ma è rimasto talmente legato all’ambiente di Milanello che ci è tornato da allenatore. Dopo aver allenato la formazione Allievi, infatti, da quest’anno guida la Primavera rimasta orfana di Pippo Inzaghi passato alla prima squadra. Stiamo parlando di Cristian Brocchi che ha lasciato un grande ricordo a tutti i milanisti ed oggi ha parlato del Diavolo e di tanto altro, ospite della trasmissione “Tiki Taka” su Itala Uno.
La prima battuta di Brocchi è dedicata al neo Ct della nazionale italiana, Antonio Conte e sulla validità della scelta di Carlo Tavecchio: “Assolutamente la scelta giusta, Conte era il migliore che c’era a disposizione”. Poi sull’esclusione dalla Nazionale di Mario Balotelli: “L’esclusione di Balotelli è emblematica, come un segnale forte per far capire che nessuno sarà convocato per altri aspetti fuori dal campo o avrà privilegi. Con lui partono tutti sullo stesso piano e quindi farà le sue scelte senza condizionamenti. Un allenatore come lui, che conosce bene i giocatori, riserverà anche sorprese nei prossimi mesi, nelle prossime convocazioni farà esordire molti calciatori, ne sono sicuro”.
Sullo stato del calcio italiano dice: “Purtroppo noi partiamo svantaggiati rispetto agli altri perché nel nostro campionato giocano pochi italiani e c’è una cattiva mentalità. Preferire lo straniero all’italiano, che spesso non è assolutamente meglio, è il male del calcio italiano”. Poi si inizia a parlare di Milan e di Pippo Inzaghi: “Molto bene Pippo, io lo vedo anche a Milanello e quindi molto bene, sia nella gestione del gruppo che nella gestione dell’ambiente in generale. Lui in questo momento sta cercando di dare stimoli a tutti i giocatori e ieri, alla prima, aveva voglia di caricare e far rendere conto a tutti cosa significa giocare a San Siro. L’effetto è stato immediato, ma se i giocatori interiorizzano la sua voglia se la ritroveranno anche tra qualche tempo, senza bisogno che Pippo gliela ricordi sempre”.
Una domanda sui possibili obiettivi stagionali del Milan: “Secondo me il Milan è da quarto posto dietro Roma, Napoli e Juve, però può essere la sorpresa di questa Serie A perché ha il solo campionato da disputare e può preparare le partite tutta la settimana. Può ripercorrere il cammino della Roma dell’anno scorso”. Su Stephan El Shaarawy: “A me mancava El Shaarawy ed è assolutamente ritrovato”. Sulla cessione del giovane Cristante: “una scelta dovuta probabilmente anche alle casse e alle esigenze della società, ma la scelta è stata fatta soprattutto dal ragazzo che era chiuso e voleva andare lì a giocare. Quando un giocatore ha voglia di andare a giocare, secondo me deve essere lasciato libero”. Su Fernando Torres: “il giocatore è integro e i test che ha fatto a Milanello sono indicativi, non ha avuto problemi fisici grossi e magari cambiando aria e giocando in una piazza importante può ritrovare se stesso e tornare ad essere il vero Fernando Torres”.