Quando una moda virale diventa un’occasione per fare gruppo: Milan, ti è tornato il sorriso?

Prima la burrascosa Ansa di Barbara Berlusconi a novembre, poi la travagliata esperienza Seedorf fino a giugno. La situazione in casa Milan sembrava tutta d’un tratto precipitata in una vorticosa tempesta, dove l’unico rimedio sembrava essere un salvagente presidenziale (che non è mai arrivato, ndr). Ma le acque si sono improvvisamente calmate, in panchina è arrivato un nuovo timoniere e la barca sembra aver ripreso il suo percorso. E la “Ice Bucket Challenge”, la moda virale che sta spopolando tra i calciatori, sembra essere la conferma che la cura Inzaghi sta funzionando.

Che i risultati in campo si fondino sulla costruzione di un gruppo forte e solido, questo mister Inzaghi lo sa benissimo. Ed è stato proprio questo l’obiettivo del neo tecnico rossonero che in questi primi mesi a capo del Milan ha lavorato molto soprattutto sul collettivo. Ma non può bastare solo questo, ovviamente. Le figuracce americane e in terra spagnola non si possono rimediare con un sorriso ritrovato, ma molto del futuro della squadra passa anche da questo. Con lo spot anti-SLA a far da testimonianza di quanto detto. I giocatori del Milan hanno accettato la sfida e prima De Jong, poi Balotelli, Muntari, Essien e presto El Shaarawy si sono messi in gioco davanti ad una telecamera e hanno allargato la moda: un’occasione per dare visibilità a una malattia poco nota, un’occasione per fare gruppo e far felice anche Inzaghi.

Se bastasse l’armonia del gruppo per vincere partite e trofei, probabilmente con Inzaghi arriveremmo lontano. Ma il tecnico sa benissimo che non può bastare solo questo, anche se rappresenta una solida base sulla quale costruire le fondamenta di una stagione che deve essere necessariamente quella del rilancio. E con un piccolo ma mirato investimento sul mercato, caro presidente, siamo sicuri che anche Inzaghi sarebbe più felice.

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