Da riserva di Casillas a portiere di livello: lo sliding doors di Lopez

Ormai non ci sono più dubbi: Diego Lopez è il nuovo portiere del Milan. L’estremo difensore spagnolo è arrivato a costo zero dal Real Madrid e lunedì, una volta terminate le visite mediche, firmerà un quadriennale da due milioni e mezzo. Ottimo colpo. Reduce da due stagioni caratterizzate da un rendimento inappuntabile e costante, lo spagnolo è un goalkeeper esperto e affidabile. Classe ’81, cresciuto nelle giovanili del Lugo, club galiziano, nell’estate 2000 Diego Lopez passa al Real Madrid C. Nel team giovanile delle Merengues, l’estremo difensore spagnolo, ai tempi appena ventenne, gioca però con poca regolarità. Meglio non va durante la stagione successiva, trascorsa in prestito all’Alcorcón, dove non scende mai in campo. Tuttavia, per Diego Lopez, la riscossa è dietro l’angolo. Nell’annata 2001/2002, infatti, torna al Real Madrid C e ne diventa un titolare inamovibile.

Passa allora al Real Madrid Castilla, prima squadra satellite dei Blancos, dove colleziona trentuno presenze in campionato e sfoggia buone prestazioni. Buone prestazioni che, nel 2005, convincono i dirigenti del Real Madrid a dargli una possibilità in prima squadra. Il biennio merengue di Diego Lopez, però, è tutt’altro che esaltante. Il portiere rossonero è la riserva di Iker Casillas. Nell’arco di due stagioni, colleziona soltanto undici presenze, due in campionato, sette in Coppa del Re e due in Champions League, in occasione di gare poco significative. Alla ricerca del rilancio e di una maglia da titolare, nel giugno del 2007, decide di accasarsi al Villareal per una cifra vicina ai sei milioni di euro. Riscatto servito. Già, tra le fila dei sottomarini gialli, Diego Lopez sforna ottime performances, tanto da esordire in Nazionale, il dodici agosto 2009, in occasione di Macedonia-Spagna. Insomma, al Villareal, l’estremo difensore galiziano esplode e attira su di sé le attenzioni di tutta la Spagna.

Tutto ciò che inizia, però, ha una fine. Ecco allora che al termine della stagione 2011/2012, a causa della retrocessione dei gialli di Spagna, che negli ultimi anni erano sempre riusciti a qualificarsi per l’Europa League o per la Champions League, Diego Lopez viene acquistato dal Siviglia per tre milioni e mezzo di euro. Sei mesi dopo, nel gennaio 2013, è però chiamato a preparare di nuovo del valigie: il Real Madrid, in quanto orfano dell’infortunato Casillas, decide di prelevarlo per tre milioni e mezzo di euro (la stessa cifra pagata dal Siviglia per strapparlo al Villareal) e di concedergli un’ultima possibilità. Ultima possibilità sfruttata al meglio. José Mourinho crede in lui, tanto da ritenerlo più affidabile di Casillas, e Diego Lopez non delude. Tra i pali si dimostra sicuro e affidabile, tanto da scendere in campo titolare anche quando Casillas torna disponibile e da giocare anche in Champions League, durante incontri a dir poco importanti, guadagnandosi le chiavi della porta merengue. Rivincita e consacrazione.

Con l’arrivo di Carlo Ancelotti sulla panchina del Real, per lo meno in campionato, Diego Lopez rimane titolare. Mentre in Champions League il tecnico di Reggiolo si affida Casillas, in Liga tocca a Diego Lopez difendere le sorti dei Blancos. Missione compiuta con successo. Sempre attento e concentrato, l’estremo difensore iberico comanda con sicurezza e autorevolezza l’intera retroguardia, mette in scena interventi da applausi e parate straordinarie, è efficace sia nelle uscite che dinanzi a tiri dalla distanza e risulta molto bravo nel fronteggiare conclusioni ravvicinate, in quanto esplosivo e abile a chiudere lo specchio della porta al tiratore avversario. Portatore di personalità e concretezza. Nella stagione 2013/2014, grazie a prove caratterizzate da puntualità e continuità di rendimento, Diego Lopez si consacra come uno tra i migliori portieri in circolazione.

Quest’estate, però, qualcosa cambia. Il Real Madrid, nonostante Diego Lopez sia stato autore di due annate a dir poco positive, decide di aggiudicarsi Keylor Navas, estremo difensore costaricense messosi in mostra durante Brasile ’14 e proveniente dal Levante. Diego Lopez non ci sta. Pretende una maglia da titolare, mentre Ancelotti appare orientato a lanciare la nuova promessa del Costa Rica. E’ la fine. Tra Lopez e il Real, la rottura è insanabile. Il Milan ne approfitta e si fa avanti con decisione. Florentino Perez, vista la situazione creatasi e in nome dell’amicizia con Adriano Galliani, decide di liberare il proprio portiere. E il resto viene da sé.

Dopo una trattativa intensa, che si è protratta per tre giorni, l’entourage del giocatore accetta le proposte contrattuali della società di Via Aldo Rossi. Ora, per Diego Lopez, inizia una nuova avventura. Una nuova avventura a tinte rossonere. Una nuova avventura che può permettergli di diventare l’idolo di tutti i tifosi del Milan. Forza, Diego, il Diavolo ha bisogno di te!

Gestione cookie