Fabrizio Villa collabora con SpazioMilan.it da settembre 2011, dopo esser stato realizzatore nel 2010 per Sky Sport. E’ opinionista a “Milan Time”, un’ora di notizie rossonere nel palinsesto pomeridiano di Radio Milan Inter (96.1 FM e canale 288 del DTT).
Lentamente, molto lentamente, il mercato del Milan torna a muoversi, dopo i tre parametro zero di inizio luglio. Tra questi c’era Micheal Agazzi, trentenne estremo difensore con una discreta carriera in serie A. Le sue prime apparizioni in rossonero tuttavia non sono state incoraggianti ed al di là delle difficoltà avute a causa di una fase difensiva di squadra davvero deficitaria, le sue prestazioni hanno destato qualche dubbio. Dubbi leciti se si pensa che il ragazzo ha sempre difeso i pali di società di medio-bassa classifica ed il salto in una grande o supposta tale, non è mai semplice per nessuno.
Non stupisce pertanto che quest’oggi, sia previsto un incontro al Forte tra Galliani e l’ad del Sassuolo Carnevali, per discuterne un possibile prestito; dopo il brutto infortunio subìto da Pegolo infatti, i neroverdi stanno cercando un sostituto e tra i candidati c’è proprio Agazzi, oltre ad un altro ex Milan, Marco Storari, quest’ultimo tra i più sottovalutati di sempre nel suo ruolo.
Ma le perplessità per Inzaghi e il suo staff non finiscono qui. La questione portieri è di strettissima attualità; Abbiati continua a non potersi allenare con regolarità per colpa dei problemi alla schiena che ormai da anni lo tormentano. Mentre Gabriel, troppo spesso si è dimostrato irruento, sia in campionato lo scorso anno, sia in amichevole in questo pre-stagione.
Naturale quindi che in via Aldo Rossi sia scattata la ricerca di un numero 1 affidabile e di livello. In questo momento sembra esser Diego Lopez l’indiziato principale. Il Real è pronto a cederlo a titolo definitivo, probabilmente senza alcun indennizzo, in quanto ha investito 10 milioni di euro per l’ingaggio di Keylor Navas e sarebbe insensato pagare tre ingaggi pesantissimi per altrettanti portieri.
Il nodo importante resta l’ingaggio. I 2,5 milioni per tre anni richiesti dall’entourage del galiziano rappresentano ad oggi un ostacolo nella trattativa, ma la sensazione è che durante la prossima settimana si arriverà ad un accordo. Le scelte poco lungimiranti degli ultimi anni hanno colpito dunque anche la porta. Correre ai ripari nel breve periodo diventa una necessità. La cruda verità è che questa rosa ha bisogno di interventi significativi, quasi in ogni zona del campo ed esser arrivati a questo punto a 24 giorni dalla chiusura della sessione estiva, dà la dimensione dell’inadeguatezza delle ultime campagne acquisti. Avviate ormai le operazioni di sfoltimento, parte ufficialmente la corsa contro il tempo per tornare presentabili.
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