Al “Rigamonti” termina 1-1: Caracciolo fa e altro potrebbe fare, ma quanto fatto basta per poter inserire ulteriore binari nella distanza tra le due squadre di Milano. Quella medesima quantità di binari che potrebbe essere sottratta alla distanza tra il Milano e il 18mo tricolore. Ma prima c’è il Bari, troppo in crisi per non poter metterci in difficoltà, troppo distante dalla quota salvezza per pensare che arrivi a San Siro con la paura di aver qualcosa da perdere. Ergo, la partita sarà vivace e ricca di occasioni da gol. Gol che i tifosi rossoneri si augurano tornino ad essere griffati Ibrahimovic, ma anche Cassano. E, a proposito di Cassano, è atteso l’ennesimo ballottaggio con Pato, in un’ideale staffetta che coinvolge anche il nuovo dualismo tra Robinho e il redivivo Seedorf.
Ma restiamo sul “Papero”, sempre al centro dell’attenzione mediatica, tra presunti amori ‘presidenziali’, massa muscolare che non esita ad arrestarsi nonostante i 21 anni d’età, ma soprattutto voci di calciomercato. Alle voglie ormai risapute di Abramovich, fomentate chiaramente dalla presenza di Carlo Ancelotti sulla panchina del Chelsea, si è aggiunta una passione blaugrana firmata Pep Guardiola. Dopo gli acquisti in serie di Ibrahimovic (poi venduto al Milan) e David Villa, tanto è il desiderio dell’allenatore vincitore di tutto col Barcellona di ammirare quella che, venendosi a formare, rappresenterebbe una delle coppie d’attacco più forti e complete di sempre: Pato e Messi.
Per fortuna, siamo ancora nell’orbita delle suggestioni. E, ritornando al presente, lungi dal parlare di mercato, ci pensa Massimiliano Allegri a riscaldare l’atmosfera in vista del match di domenica a pranzo col Bari: “Battere i pugliesi non significa vincere lo scudetto, ma allungare sull’Inter. Dopo ciò, mancheranno ancora nove partite, bisognerà continuare a vincere e aspettare ancora. Pensiamo a far bene col Bari e a conquistare questi tre punti, poi abbiamo una settimana per preparare Palermo e poi vedremo“. Come dire: pensiamo a una cosa per volta. Per i cambi di maglia, in entrata e in uscita, c’è ancora tempo.