Che l’Italia non sia più la regina del calciomercato estivo, è risaputo. Da un paio d’anni, per motivi di budget e di bilancio, i club di Serie A mettono in scena sessioni di mercato mirate all’utile e al raggiungimento del massimo risultato con il minimo sforzo. I fasti degli anni Novanta e dei primi anni Duemila rappresentano ormai un lontano ricordo.
A oggi, infatti, è la Premier League il campionato in cui abbiamo assistito al maggior numero di investimenti: 683,87 milioni di euro. Una cifra da capogiro, insomma, specie considerando che il mercato si concluderà tra un mese e che alcune società, Manchester United in primis, sono intenzionate a muoversi senza remore. Subito dopo la Premier League, in merito alle spese per gli acquisti, figura la Liga Spagnola. In Spagna sono stati sborsati 400 milioni di euro. A tal proposito, il Real Madrid e il Barcellona, che in un primo momento era stato sanzionato dalla FIFA, spadroneggiano e controllano il panorama nazionale. In merito, l’acquisto di Suarez docet. Colpa, o merito, del sistema fiscale.
E l’Italia? Che dire, l’Italia fa quel che può, ma è costretta a spendere meno. Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, per il momento, sono 231,93 i milioni che i club di Serie A hanno destinato alla campagna acquisti. Non poco, sia chiaro, ma senz’altro meno di società inglesi e spagnole. A differenza delle scorse sessioni, in merito al calciomercato italiano, balza però all’occhio un dato: le squadre che dominano la scena sono la Roma e la Lazio che, finora, hanno speso un totale di 67 milioni di euro. Proprio così.
Mentre la Juventus si è mossa con intelligenza, concludendo affari low cost, cercando di guadagnare il più possibile dall’ipotetica cessione di Vidal e risparmiando denaro per qualche eventuale botto last minute, l’Inter sta spendendo in maniera oculata (sperando in un colpaccio a fine mercato) e il Milan risulta immobile. Spiace dirlo ma è così. Dopo aver preso a parametro zero Agazzi, Alex e Menez, il Diavolo si è limitato a riscattare Albertazzi e Rami. Troppo poco, per puntare in alto.
Certo, il mercato è ancora lungo e i colpi di scena potrebbero essere dietro l’angolo. Stando a quanto accaduto fino a questo momento, però, è doveroso sottolineare come la Roma e la Lazio, a scapito di Inter e Milan, abbiano per ora acquistato l’egemonia sul calciomercato nazionale. Calciomercato nazionale che, in ogni caso, risulta ben più povero rispetto a quello della Premier e della Liga, protagoniste anche quest’anno di una sessione da urlo.