Ieri pomeriggio, alle 19.00, è stato estratto il calendario del campionato 2014/2015. Calendario che, per il Milan, prevede un inizio tutt’altro che semplice. La gara d’esordio, infatti, sarà contro la Lazio di Stefano Pioli. Una squadra, quella biancoceleste, determinata a riscattare un’annata non esaltante e sempre imprevedibile. Attenzione. Ma non finisce qui. Dopo la sosta per le Nazionali, i rossoneri faranno tappa all’Ennio Tardini di Parma, prima di affrontare il primo big match della stagione: la sfida casalinga con la Juventus di Massimiliano Allegri.
Il mese di settembre si concluderà con due trasferte nel giro di mezza settimana, contro le neopromosse, Empoli e Cesena. Sei punti facili? Meglio non dare nulla per scontato. Il primo blocco stagionale si concluderà a San Siro, nel weekend della prima settimana di ottobre, contro il Chievo. Al rientro dalla seconda sosta, i rossoneri saranno chiamati ad affrontare in trasferta il Verona, squadra rivelazione dello scorso campionato, prima di ospitare la Fiorentina. Partite ostiche.
L’ultima parte della seconda tranche stagionale, per lo meno sulla carta, si presenta piuttosto abbordabile: i nostri saranno chiamati ad affrontare Cagliari, Palermo e Sampdoria. Avversari da battere, malgrado le due trasferte su tre. Occasione da cogliere al volo. Sì, perché il 23 novembre, dopo la pausa per le qualificazioni a Euro ’16, sarà la volta del derby: Milan contro Inter. La settimana successiva, i rossoneri sfideranno tra le mura amiche l’Udinese, per poi cercare di saccheggiare il Luigi Ferraris di Genova, proprio contro il Genoa.
Alla quindicesima e alla sedicesima, le due giornate precedenti la sosta natalizia, sono fissati due scontri tanto importanti quanto difficili, contro Napoli e Roma. Occhio a non crollare. Al rientro dalla sosta, invece, il Milan andrà incontro a un trittico tutt’altro che impossibile. Sassuolo, Torino e Atalanta (l’unica trasferta è quella contro i granata) sono compagini superabili: totalizzare nove punti su nove, magari con l’aiuto di qualche nuovo innesto, non è un’utopia.