La stagione 2014/15 è già ufficialmente iniziata e tra le (poche) certezze di questo nuovo Milan targato Inzaghi troviamo il 4-3-3, il modulo che adotterà il neotecnico rossonero nel corso del prossimo campionato per provare a ritornare grande insieme alla squadra che più di ogni cosa ama. Ma attorno a questa concreta sicurezza, paradossalmente, si sta sempre più consolidando un preoccupantissimo, almeno per i tifosi, dubbio: chi sarà l’esterno destro d’attacco nel tridente di Super Pippo? Assodato che Jeremy Menez preferisca partire dalla fascia sinistra, e che quindi in quel ruolo si alternerà con il rientrante El Shaarawy, è evidente che il lato destro per ora sia scoperto.
L’indiziato numero uno fino a poche settimane fa pareva essere il ventunenne Juan Manuel Iturbe, per il quale, si è detto, la dirigenza milanista avesse addirittura messo sul piatto una cifra pari a 28 milioni di euro. Solo voci, perché con quella cifra adesso l’argentino vestirebbe già la casacca rossonera e sarebbe a disposizione di mister Inzaghi. E invece a ore è atteso a Fiumicino e con ogni probabilità in serata chiuderà la trattativa con la Juventus: insomma, fuori uno. L’altra ipotesi è Alessio Cerci, il quale dopo l’ottima stagione al Torino sembra pronto a fare il cosiddetto salto di qualità in una grande squadra: Urbano Cairo per il suo numero 11 chiede circa 20 milioni di euro, ma il club di Via Aldo Rossi, che oltretutto ritiene eccessive le pretese del presidente granata, al momento non dispone di tale somma e aspetta qualche colpo in uscita (uno in particolare) per fare cassa e abbozzare la propria offerta. Ma per ora tutto fermo anche su questo fronte. E allora ecco riaprirsi la pista Lavezzi. Il vice Campione del mondo sta rifiutando da mesi le proposte di rinnovo da parte del PSG e il Milan lo sta prendendo in considerazione per completare il trio d’attacco che l’anno venturo tenterà di riconquistare le prime posizioni della classifica: l’ex Napoli ha un pedigree di altissimo livello e, rispetto ai due suddetti candidati, offre più garanzie sia sul piano dell’affidabilità, che su quello dell’esperienza. L’unico problema rimane l’ingaggio, al momento troppo elevato per le finanze rossonere.
Tanti nomi insomma, tante idee, ma per ora nessuna certezza e soprattutto nessun obiettivo concreto. La dirigenza milanista, dal canto suo, al posto di fare chiarezza sull’argomento e concentrarsi su un traguardo di mercato a tutti gli effetti, per ora si è limitata a ritirare dal mercato quello che sembrava essere uno dei papabili partenti di questa estate, ovvero M’Baye Niang, l’unico giocatore della rosa rossonera che al momento può ricoprire quel ruolo di esterno destro offensivo, già interpretato con Massimiliano Allegri completando insieme a Balotelli e al Faraone il famigerato, e tanto discusso, “attacco delle tre creste”. Ma non solo: non è da escludere un ritorno a sorpresa di Adel Taarabt, il quale, nonostante abbia convinto poco Galliani e Berlusconi, potrebbe rivelarsi la soluzione più comoda ed economica. Agosto si avvicina e pare che il tormentone-esterno sia destinato a proseguire per tutta l’estate.