Non era partito bene l’ottavo di finale del Mondiale per l’Olanda. Pronti, via e subito De Jong che si avvicinava alla panchina olandese per chiedere il cambio: problema muscolare per lui, si teme che il suo Mondiale possa già essere finito qua. Il Messico, inoltre, dopo aver passato un girone senza subire nessuna rete, era un’avversario più che tosto sulla strada degli Orange, che sono passati ai quarti grazie ad un 2-1 firmato da un ex rossonero, soffrendo però come non mai in questa rassegna internazionale.
L’infortunio di De Jong constringe van Gaal a ridisegnare la squadra, che per tutto il primo tempo fatica incredibilmente a trovare spazi anche perché di fronte si ritrova un Messico molto più pimpante e reattivo rispetto alla squadra europea. Ma le palle-gol scarseggiano, anche se gli Orange sullo scadere della prima frazione di gioco meriterebbero un rigore per fallo su Robben, steso in area. Nella ripresa il Messico si porta subito in vantaggio, con Dos Santos che indovina l’angolo vincente e porta in avanti i centro-americani. L’Olanda soffre, non trova spazi ma quasi allo scadere trova il pari con Sneijder, prima che Robben non inventi una giocata in area che stavolta vuol dire rigore in pieno recupero: Huntelaar dal dischetto non sbaglia e porta l’Olanda ai quarti di finale.
Doveva essere una formalità, invece gli Orange hanno trovato più di una difficoltà contro un avversario tosto come il Messico. Per De Jong probabilmente il Mondiale finisce qui, ma non per l’Olanda che trova un successo quasi allo scadere grazie ad un rigore dell’ex Milan Huntelaar. Prossimo appuntamento con la vincente di Costa Rica-Grecia, in programma stasera.