La Colombia supera la Costa d’Avorio per due reti a uno, raggiunge quota sei punti, sale al primo posto della graduatoria del gruppo C e accarezza l’accesso agli ottavi di finale, che potrebbe già arrivare stasera, in caso di pareggio tra Grecia e Giappone. All’Estadio Nacional Mané Garrincha di Brasilia , malgrado un esordio non esaltante, Cristian Zapata viene confermato dal primo minuto al fianco di Mario Yepes. Stavolta, però, il difensore centrale rossonero non disattende le aspettative e disputa una prestazione di discreto livello.
Attento e concentrato, nella prima frazione di gioco, l’ex Udinese riesce infatti a destreggiarsi e a sopperire al meglio alle lacune concesse dal centrocampo, spesso sbilanciato e non aiutato dai tre trequartisti, che ripiegano senza regolarità e non contribuiscono alla fase difensiva, tanto da non assicurare coesione tra i reparti e da tenere la squadra troppo lunga. Niente paura, comunque.
La Costa d’Avorio cade nello stesso errore della Colombia e, soprattutto, non spaventa la coppia composta da Yepes e Zapata. Quest’ultimo, puntuale e preciso, mette in scena interventi vincenti ed efficaci, si intende al meglio con il suo compagno di reparto, si fa valere dal punto di vista fisico e del senso dell’anticipo e annulla quasi del tutto Wilfried Bony, sostituito nel secondo tempo da un Didier Drogba che non riesce a cambiare le sorti della sfida.
Nella ripresa i Cafeteros crescono sotto l’aspetto tattico: i due mediani prestano maggiore attenzione agli equilibri e i trequartisti esterni iniziano a coprire con puntualità. In questo modo, Zapata viene protetto, corre meno pericoli e continua a esprimersi su buoni livelli. Dal canto suo, in quanto meglio organizzata sul piano tattico, la Colombia sale in cattedra e in sei minuti, dal 64′ al 70′, e si porta in doppio vantaggio.
Al 75′, una grande azione personale di Gervinho riapre la contesa, ma gli uomini di Pekerman reggono senza troppi problemi. In occasione del gol subito, Zapata non ha particolari colpe, ma potrebbe uscire in maniera un po’ più tempestiva. In ogni caso, quando la Costa d’Avorio rientra in partita, Cristian non commette errori: lotta, stringe i denti e si destreggia bene, garantendo potenza e sostanza. Pollice alto per lui. Prestazione soddisfacente.