Crudeli: “Balotelli? Serve cuore insieme al talento. Inzaghi? Io sto con lui”

All’indomani della vittoria degli Azzurri per “piede” di SuperBalo, non potevamo farci sfuggire l’opinione più rossonera di tutte: quella di Tiziano Crudeli.

Tiziano, il Balotelli di ieri, quello impossibile da non acclamare, è davvero quello che il Milan sta pensando di cedere?
“Quello che abbiamo visto in campo ieri è il giocatore che dovrebbe sempre essere. A parer mio, non sei un campione nel senso più ampio del termine se per tirare fuori grinta e talento hai bisogno di essere in mondovisione. Ora, non voglio essere frainteso, io sono uno dei suoi più grandi fan, ma al Milan non gioca come ha giocato ieri semplicemente perché non ci mette il cuore. Balotelli vuole essere un vincente, punta a quello e se il contesto gli rende il raggiungimento di questo status un’impossibile salita beh, a quel punto non vale la pena affaticarsi troppo. Non è un caso che con la Nazionale si trasformi mentre con la sua squadra non riesce ad essere mai davvero decisivo. Ha immense qualità e infinito talento, ma li mette in gioco solo dovesse valerne davvero la pena, questo è il problema”.

Sembrerebbe fra i sostenitori di una partenza di Balotelli…
“Io sostengo il Milan e se questo significa rinunciare a un innegabile talento come Balotelli per il bene dello spogliatoio, a quel punto dico si. Mario è un eroe, ma al Milan serve qualcuno capace di essere un leader. Serve cuore insieme al talento, serve qualcuno disposto a sacrificare le grandi ambizioni almeno fino a quando non ricomincerà un ciclo, magari quello vincente”.

Sta pensando a qualcuno in particolare?
“Non sono tipo da espormi (ride). No, nessuno in particolare, anche perché non so quanti talenti disposti a sacrificarsi ci siano in circolazione. Quello che mi auguro è che la società non intenda affrontare la stagione di mercato estiva come l’anno scorso, francamente non ne hanno azzeccata una. Giovani voraci, affamati e impegnati, questo ci vuole. Per esempio, Menez mi piace molto, ma parliamoci chiaramente, ha 27 anni e la politica rossonera ricordiamolo era quella centrata sui super giovani. A volte mi chiedo a che gioco stanno giocando”.

A proposito di nuovi arrivi, un pensiero lampo e totalmente franco sull’arrivo di Inzaghi come allenatore della prima squadra?
“Il mio amore per Pippo è stato sugli schermi di tutto il mondo e se adesso va su youtube possiamo anche riviverlo in diretta, ma mi dispiace per Seedorf e soprattutto per come si sono chiusi i rapporti. Mi era dispiaciuto anche per Leonardo, ma forse i media hanno enfatizzato troppo le cose. Non è da Milan trattare a pesci in faccia i propri collaboratori, dietro le quinte c’è dell’altro. Ricordiamoci che come ogni rapporto che finisce la colpa non sta certo da una parte sola. Comunque sia, io sto con Pippo”.

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