Storie Mondiali. Ma anche storie di amministratori delegati costretti a fare nottata davanti alla tv per vedere i propri campioni in campo. Prima l’Italia di Balotelli, poi il Giappone di Honda: stesso risultato, stesso marcatore, ma sorrisi diversi. Quello di Mario è a trentadue denti, emozionato come un bambino quando trova la figurina mancante dell’album: non vedeva l’ora, l’attaccante rossonero numero 45, di sbloccarsi al Mondiale e zittire i suoi detrattori. Quello di Keisuke, invece, è molto stretto, deluso come uno scommettitore quando vede svanire la schedina all’ultimo minuto: voleva stupire il mondo con la sua nazionale, ma adesso è già ad un passo dall’eliminazione.
In tutto questo tram-tram Mondiale, Adriano Galliani si sfrega le mani alla notizia che i suoi due attaccanti hanno segnato entrambi alla prima uscita delle rispettive nazionali. Il risultato passa in secondo piano, adesso prima vengono i bilanci. E il gol di Mario, in ottica mercato, vuol dire molto. L’ex City è alla porte di Milanello, si attende solo l’offerta giusta per stringersi la mano e augurarsi buona fortuna altrove. Il gol contro l’Inghilterra, intanto, ha alzato il prezzo del cartellino. Honda, invece, non ha (per adesso) le valigie pronte. Il suo approdo in rossonero è stato sotto le aspettative e non bastano le magliette col numero 10 vendute in Asia per trattenerlo. Ma la sua marcatura ha un sapore diverso dal mercato: starà ad Inzaghi rivalutarlo e trovargli un posto nel nuovo scacchiere tattico del Milan che verrà.
Mario Balotelli e Keisuke Honda, due destini incrociati nella rassegna mondiale che potrebbero tornare in rossonero con ambizioni diverse: uno pronto alla partenza, l’altro per il rilancio. Intanto, dietro al tv, in una calda notte di giugno, tra un parametro zero e una calcolatrice per far quadrare il bilancio, c’è chi gongola…