Gattuso a SM: “Al Milan mi sentivo tutto, spero di tornarci. Seedorf? Ha fatto bene, ma sono felice per Pippo: ora ci vuole più rispetto”

Dal nostro inviato, Roberto Palmiero

Queste le dichiarazioni rilasciate da Rino Gattuso a SpazioMilan.it, testimonial in occasione della Promozione “McDonald’s tifa Italia” e il gran Big Mac, l’edizione limitata dedicata ai mondiali in Brasile del panino più iconico, simbolo di McDonald’s in tutto il mondo.

Sul Milan: “Seedorf? Non so cosa sia successo con la società, prima gli addetti ai lavori non facevano uscire nulla… Non conosco il motivo di tutta questa freddezza. Seedorf ha fatto senza dubbio un buon lavoro, ma non posso non essere contento per Pippo: lui ama il calcio, farà bene. Ha dimostrato sempre grande attaccamento alla maglia, una persona seria: da giocatore aveva come un veleno addosso, positivo, era molto preparato. Inzaghi dovrà cercare di far rispettare la storia del Milan, le regole: nel calcio non basta la tecnica o le caratteristiche fisiche ma è essenziale la mentalità. Gli auguro il meglio. Kakà? Non sono a conoscenza dei suoi problemi, ho letto anche io. L’assenza di Montolivo peserà più al Milan che all’Italia perché lo perderà per più tempo, il Mondiale è una manifestazione breve. Balotelli e De Sciglio via? Se così fosse sarebbe solo per un discorso economico, ma la società ne prenderebbe degli altri forti. Loro sono bravi e giovani, sarebbe bello tenerli: se così non fosse, verrebbero sicuramente sostituiti degnamente. Non nego un giorno di voler tornare al Milan, ma adesso il mio sogno è diventare un bravo allenatore. In rossonero mi sentivo tutto: Presidente, AD, allenatore, giocate e capo curva“.

E ancora: “Balotelli o Immobile? Per me possono giocare insieme, non c’è nessuna rivalità: la inventate voi. Sono contento che diversi giocatori del Sud stiano sfondando. L’Italia può vincere il Mondiale, siamo una squadra tosta e Prandelli sa gestire bene il gruppo e farà le giuste scelte. Rivelazioni? Spero in Balotelli e Cassano, se si sacrificheranno allora la squadra li seguirà. L’esperienza in Grecia? Nessuno nasce imparato, in questo mondo ci si deve buttare come hanno fatto Ancelotti e Mourinho“.

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