Kakà pensa all’addio. La prima pagina de La Gazzetta dello Sport, stamane, ha davvero del clamoroso. Uno scenario inaspettato ma reale e dettagliato: Ricky sta trattando con il San Paolo per un possibile ritorno in patria, reso necessario anche, non solo, per risolvere problemi familiari.
Ecco la situazione. La moglie Caroline, insieme ai figli, è in Brasile da due mesi, stando agli avvocati del giocatore verdeoro, in quanto donna di affari, semplicemente per definire i preparativi per il lancio della fondazione “Amore”. La verità, sempre secondo la rosea, è che tra i due siano in corso delle tensioni, il momento è difficile e il 22 rossonero, in vacanza nell’isola di Fernando De Noronha insieme al fratello, potrebbe raggiungerla al più presto per risolvere la questione, lontano dall’opinione pubblica. Va ricordato, inoltre, che il San Paolo non è una squadra qualunque ma un gigante pezzo di cuore per Ricky: lo ha lanciato nel mondo del calcio dei grandi e da qualche settimana sogna di poterlo riabbracciare. E adesso si può per davvero. Bosco Leite, padre-procuratore di Kakà, è già al lavoro per discutere l’aspetto economico, un ostacolo enorme visti i 4 milioni netti a stagione stipendiati dal Milan e le ben inferiori possibilità dei biancorossoneri. Il Diavolo, in questo senso, sta alla finestra, spettatore interessato e disposto ad aiutare Kakà nella scelta ed assecondare le sue esigenze. Sappiamo dell’esistenza di una clausola che gli consentirebbe di liberarsi dell’attuale contratto entro il 30 giugno 2014, non manca molto ma questa non sarà una corsa contro il tempo: i rossoneri sono disposti a concedergli anche più giorni, i primi ufficiali del mercato, per arrivare alla soluzione finale.
Kakà è a rischio, al momento la sua permanenza è appesa ad un filo. Anche perché rimane viva l’ipotesi America: Brasile fino a gennaio 2015 e poi probabilmente MLS. Di sicuro non c’è traccia di Milan nell’avvenire dell’ex pallone d’Oro, il rossonero sta sbiadendo e le valigie sono in fase di preparazione.