Daniele De Rossi ha rilasciato una lunga intervista a La Repubblica in edicola oggi, nella quale ha affrontato parecchi temi, alcuni dei quali toccano da vicino il mondo Milan.
Il centrocampista della Roma ha parlato innanzitutto di Mario Balotelli, suo compagno in Nazionale, forse troppo spesso criticato: “Mario esagera, qualche stupidaggine la fa. In un momento di crisi come questo se giri in Ferrari non susciti molte simpatie. Ma ai tifosi dico: com’è che Balotelli è nero solo quando c’è da contestarlo? Perché quando segna nessuno lo scansa e tutti lo vogliono?”. De Rossi poi affronta anche il tema-razzismo: “Scommettiamo che se ai Mondiali segnerà un gol a partita nessuno farà più caso al colore della pelle? Anzi, saremo orgogliosi di avere un italiano come lui”.
Ma il giocatore romano ne ha anche per la situazione dei difensori in Italia e della “disoccupazione” di Paolo Maldini: “In Italia bisogna ricominciare ad insegnare a marcare, a curare l’uomo, la tecnica, l’abilità di non far prendere la palla all’avversario, il dribbling non è tutto. Non c’entra la zona. Se poi penso che Paolo Maldini, un vero campione di stile, non lavora né il Milan né in nessuna altra società, mi dico che è un crimine. Lasciamo stare anche il giorno del suo addio al calcio a San Siro con la contestazione degli ultrà. Come si può essere cosi beceri con un uomo che ha portato sui campi tanta sportività e bellezza?”