7 maggio 2014. La corsa alle Finali Scudetto della Primavera di Inzaghi si ferma bruscamente nel primo turno dei playoff contro l’Udinese che riesce a ribaltare il momentaneo vantaggio di Petagna vincendo per 3-1. La sconfitta dei rossoneri non muta il giudizio della società per il lavoro svolto da Inzaghi e, a fine partita, Galliani rinnoverà l’incrollabile stima per il tecnico della Primavera, forte anche del fresco trionfo al torneo di Viareggio.
Sugli spalti del Vismara assistono alla partita alcuni giocatori italiani della Prima squadra: Bonera, Montolivo, Abate e Poli. Particolare curioso, passato quasi sotto silenzio ma significativo alla luce dei rocamboleschi eventi successivi avvenuti in casa rossonera.
Nessun segreto ormai sui dissidi della fronda italiana con Seedorf additato di protagonismo e di una discutibile gestione dello spogliatoio oltre che, soprattutto, di esclusioni eccellenti.
Ma la presenza del nocciolo duro della squadra nel delicato spareggio della Primavera, indica e conferma il sostegno dei giocatori italiani a Superpippo. Una preferenza maturata nel corso delle settimane e terminata con l’investitura del numero uno rossonero alla cena di Arcore.
Il consenso a Superpippo da parte dei giocatori più contrari alla permanenza di Seedorf, testimonia non solo il peso decisivo nella scelta dell’avvicendamento delle due bandiere rossonere sulla panchina del Milan ma indirizza anche verso un ipotetico e più tranquillo scenario di calciomercato, senza dolorosi divorzi. Abate, per esempio, potrebbe riconquistare la titolarità grazie alla fiducia di Inzaghi, rinunciando quindi a partire. Il delicato caso della comproprietà di Poli, che ha visto il campo con il contagocce, potrebbe risolversi a favore dei rossoneri con la permanenza dell’ex doriano agli ordini di Superpippo.
La scelta di Inzaghi, quindi, contribuirebbe a rasserenare l’ambiente milanista, allentando, in particolar modo, le tensioni all’interno dello spogliatoio.