UPDATE (11.00) – Corriere della Sera e La Stampa riportano alcune (presunte) dichiarazioni attribuite a Silvio Berlusconi, in merito alla necessità di confermare Seedorf perché “costretto per questioni di denaro”.
10.00 – L’esonero di Seedorf ha le ore contate, basterà superare il prossimo weekend (quello delle elezioni europee ed amministrative) e poi verrà presa una decisione definitiva: divorzio o permanenza? Al momento rimane probabilissimo l’addio dell’olandese, ma meno scontato rispetto a qualche settimana fa, in ogni caso il Milan non potrà non tenere conto del parere del popolo rossonero, nettamente pro-Seedorf: anche ieri, presso la sede di via Aldo Rossi 8, i tifosi hanno urlato il suo nome.
Silvio Berlusconi, scrive stamane La Gazzetta dello Sport, prende tempo: la posizione della panchina del Milan rimane poco Clarence. La società ritiene necessario il cambio di rotta, per l’incontro ad Arcore manca solo la data ufficiale; anche se non ci sarà Barbara, “non competente” per mettere mano sulla questione allenatore (la sua opinione, comunque, peserà parecchio). E allora spazio, di nuovo, alle alternative: più deboli le piste Spalletti (il probleme resta economico) e Montella (ormai chiaritosi con la Fiorentina), Inzaghi rappresenta sempre una riserva di lusso ma, secondo Tuttosport, adesso è Donadoni ad aver messo la freccia. Il tecnico del “miracolo” Parma è protetto da un glorioso passato rossonero, da un 2013/2014 di prim’ordine e dal rassicurante fattore esperienza. Però, per una questione di carattere, non convince fino in fondo il Presidente del Milan, svela il Corriere dello Sport.
E Tassotti? Siamo ai saluti, ma lo stesso (amico) Donadoni in questo senso potrebbe anche convincerlo a restare. La suggestione, infine, si chiama Ancelotti, che incontrerà Galliani sabato sera a Lisbona in occasione della finale di Champions. E’ tempo di votare.