Finalmente è tornato. Probabilmente lo vedremo in campo contro il Sassuolo, lì, largo sulla fascia sinistra, cercando di riprendersi quella posizione e di riappropriarsi di quella maglia da titolare per la quale lotterà giocoforza, data la fine della stagione, il prossimo anno calcistico. Stiamo ovviamente riferendoci ad El Shaarawy, l’attaccante italiano che tanto è mancato in questi mesi.
Un’annata davvero sfortunata quella che sta per concludersi, con la squadra che rischia di non andare in Europa e con il numero 92 che, praticamente, è stato fuori tutto l’anno. Pochissime le sue presenze, un solo gol segnato: in Olanda, precisamente ad Eindhoven contro il Psv, nell’andata dei play off di Champions League. Era il 20 agosto, e Stephan segnava di testa il primo gol ufficiale del 2013/2014. Poche partite dopo, il primo di una lunga serie di infortuni colpì la giovane promessa rossonera, che da allora ha collezionato, purtroppo, più presenze all’infermeria che in campo.
Da alcune settimane però è tornato ad allenarsi, giocando con la Primavera e sperando fino all’ultimo anche in una convocazione Mondiale di Prandelli. In Brasile non ci andrà ma, in un certo senso, il suo Mondiale è quello di essere tornato in campo, pronto per la preparazione estiva e pronto a dare il massimo nel prossimo campionato. Intanto il presente si chiama Sassuolo: “Se dovessi partire titolare cercherei di aumentare il mio minutaggio. Magari segnando anche un gol che, per un attaccante, non guasta mai”.