Allegri ieri e oggi: cos’è cambiato?

Tutto pronto, o quasi, viste le nazionali e i vari infortuni nel reparto offensivo, il campionato rossonero sta per partire. Venerdì l’esordio, in casa, contro la Lazio, Allegri e i suoi ripartono, come l’anno scorso, con il sostegno del pubblico amico. In 12 mesi però molte cose sono cambiate, soprattutto per l’allenatore livornese. Arrivato dopo le esperienze con Sassuolo e Cagliari Max non aveva ricevuto da critica e tifosi la considerazione che si sarebbe meritato fin da subito. Giovane, dalla idee chiare ma aperto a cambiamenti e innovazioni. Dopo un anno il Mister non parte più con un punto interrogativo sopra la sua testa ma forte di un Campionato vinto alla sua prima stagione in una grande. Il duo Galliani Berlusconi ha sempre riposto fiducia nell’allenatore che ora, da super campione d’Italia, è ancora più saldo sulla sua panchina. 

Il problema di Allegri, o meglio delle sue squadre, è sempre stato il via. Pochi punti nelle prime giornate sia con i sardi sia con i rossoneri. Se a questo aggiungiamo il coefficiente di difficoltà di questo inizio stagione smettiamo di dormire sonni tranquilli. Vero che numeri e statistiche a volte si ripetono ma a differenza delle precedenti esperienze il livornese si ritrova con un 11 titolare praticamente invariato o quasi. Il gruppo, di cui con il tempo è riuscito a conquistare la piena stima, è tutto dalla sua parte. Con scelte impopolari, vedi Ronaldinho, Pirlo e l’esclusione di Inzaghi dalla lista Champions, ha messo bene in evidenza il suo assoluto potere decisionale.

Se invece vogliamo trovare una “materia” in cui il Mister è stato rimandato e deve migliorare, senza dubbio corrisponde alla voce Champions League. Il suo bagaglio di esperienza europea ha in dote il girone di ferro dello scorso anno e gli ottavi contro il Totthenam. Poche partite, qui può essere considerato ancora un outsider. Nonostante questo oggi sul Corriere della Sera vengono riportate parole di elogio da un allenatore di un certo spicco:” Che bravo Allegri, il tecnico del Milan è al top tra i giovani allenatori. Qualche giorno fa c’è stato un meeting di allenatori organizzato dall’Uefa, abbiamo notato che l’età media si è abbassata grazie a tecnici come Allegri, ad esempio, uno che mi piace, è un grande”. E se a incensarlo è Ferguson non c’è più niente da aggiungere se non: sì, siamo in buone mani!

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