Ricardo Kakà ha presenziato in qualità di ospite stasera alla trasmissione televisiva “Che Tempo Che Fa” su Rai 3 condotta da Fabio Fazio. Dopo la sconfitta di Bergamo di oggi pomeriggio, l’ex Pallone d’Oro brasiliano si è sottoposto ad uno one-to-one con il conduttore ligure tifoso della Sampdoria e noto appassionato di calcio, già conduttore di “Quelli che il calcio” sulla medesima rete negli anni Novanta e fino ai primi degli anni Duemila.
LA PUNTATA IN DIRETTA
Ancora sui Mondiali: “Spagna, Germania, Italia e Argentina oltre al Brasile, che è il mio favorito, sono le squadre migliori”
Sul sistema-calcio: “Non ci sono solo cose brutte nel calcio, ci sono anche tante scene belle che succedono. Non mi piace che il calcio sia il palco per queste persone per fare violenza”
“Il 7 marzo 2001 con il San Paolo sono entrato in campo e sotto 1 a 0 ho segnato 2 gol e da lì è nata la mia storia”
“Il gol al Manchester United nella semifinale di Champions League 2006/2007 è il gol più bello che ho fatto al Milan. Fu anche molto importante per noi”
“Sono migliorato molto grazie alla maturità. Quando sei giovane sei istintivo. Il mio primo ricordo del gioco del calcio è stata la palla da calcio a 5 che mi ha regalato mia nonna e indossavo una maglia dell’Italia”
“Galliani è arrabbiato per le nostre sconfitte, quando perdiamo“
“Il cambiamento più grande che ho trovato tornando al Milan è stato quello di trovare solo due giocatori che conoscevo”
Sul Brasile: “Secondo me è stato sfruttato male il fatto che ospiteremo i Mondiali”
“Il Carnevale non è la mia festa preferita, mi piace solo perchè c’è vacanza. Mi spiace che il Brasile sia conosciuto per il Carnevale, ci sono tante altre cose belle”
“E’ stato un anno difficile ma ci servirà per ripartire”
“Io voglio rimanere ancora un anno al Milan”
Sul Milan in Europa League: “Devono perdere Torino e Parma e noi dobbiamo vincere”
Sui Mondiali: “Mi è spiaciuto non partecipare. Non sono triste perchè ho fatto tutto quello che era possibile. Scolari è stato coerente nelle sue scelte. Io ci ho comunque sempre creduto”
“Madrid è stato fondamentale nella mia vita per insegnarmi a avere perseveranza e pazienza. I risultati non sono stati quelli che ci si aspettava. Dovevo gestire una pressione incredibile”
“Mi diverto ancora a giocare a calcio. A Madrid avevo dei problemi fisici e lì non mi divertivo”
Sulla stagione: “E’ stata una stagione difficile”
Su Seedorf: “Decide la società…”.