A Bergamo per l’Europa, Seedorf conferma il rombo: Muntari insidia Poli, dubbio Bonera-Emanuelson

Troppo dire e poco fare, al Milan l’attenzione è più sulla panchina dell’anno prossimo rispetto alla finale di Bergamo. Seedorf è sicuro dell’esonero, lo sa ma forse non ci crede, perlomeno è in grado di non farsi condizionare. A Milanello la squadra è nel pieno della preparazione della gara di domenica (ore 12.30). Vincere o vincere, per poi mettersi comodi sul divano e gustarsi Torino-Parma, il vero ago della bilancia per l’Europa League. Al Milan andrebbe di lusso un pari, mentre un successo degli uomini di Donadoni, di fatto, chiuderebbe ogni discorso.

I rossoneri, freschi del derby conquistato e di 6 vittorie su 7 in campionato, non potranno permerrersi passi falsi contro l’Atalanta: non sarà una passeggiata, servirà un Milan tosto, magari non bellissimo ma tremendamente sul pezzo. L’intenzione di Seedorf, vista di buonissimo grado dalla società, è quella di riproporre lo stesso spartito tattico visto contro l’Inter: confermato il rombo in mediana, con Taarabt unico trequartista e Kakà spalla di Balotelli. L’unico dubbio è a centrocampo, visto che Muntari potrebbe prendere il posto di Poli. Per il resto conferme ma non troppe, visto che in difesa si va verso l’assenza di Constant (affaticamente muscolare): al suo posto ballottaggio Bonera-Emanuelson; con Honda e Pazzini in panchina.

Un modulo adattato alle esigenze, meno offensivo ma più pericoloso. Una soluzione interessante ma comunque del momento, visto che solo fino a Sassuolo Seedorf sarà libero di scegliere: poi toccherà fare le valigie, a malincuore e contro il volere della piazza.

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