Una lunga intervista ai microfoni di BeIN Sport e tante domande sul Milan, a cui Paolo Maldini è sempre pronto a rispondere, dopo tutta una vita trascorsa in rossonero: “Il Milan sta attraversando un periodo difficile perché due o tre anni fa sono partiti tutti insieme 11 o 12 giocatori che hanno formato questa squadra negli anni passati e la società non è riuscita a trovare dei cambi adeguati, anche perché le risorse economiche sono diverse rispetto al passato. C’è stata forse una mancanza di programmazione che ha fatto sì che questo ricambio generazionale si sia sentito troppo”.
Sul suo ex compagno di squadra e attuale tecnico del Milan, Clarence Seedorf: “Lo conosco bene come giocatore, ma ora da allenatore è tutto diverso e si deve mettere alla prova. Non è facile perchè ha una squadra costruita in maniera non molto equilibrata e quindi per lui è un banco di prova molto importante e difficile. Diciamo che non è la situazione ideale per iniziare questa professione”.
Infine, parlando del suo futuro, Maldini lascia aperta la porta di un suo ritorno al Milan: “Smettendo di giocare ho fatto una scelta, cioè non fare l’allenatore e infatti non ho nemmeno fatto il corso per allenare. Il fatto di non lavorare nel Milan può sembrare strano a tanti, ma in realtà di tutte le persone che mi hanno accompagnato nei 25 anni in rossonero praticamente nessuno lavora per il club. Quindi non è una situazione così strana, è una politica della società e dobbiamo adattarci. Se poi un giorno ci sarà la possibilità di collaborare e dare ancora qualcosa al Milan, io sarò sicuramente disponibile“.