L’ex pilastro rossonero Alessandro Nesta, in esclusiva al portale FourFourTwo.com, ha fatto il punto sulla sua esperienza canadese ed è tornato a parlare di Milan. Sulla scelta di andare al Montreal Impact: “Qualche anno fa, anche io pensavo che avrei terminato al carriera al Milan ma, col passare del tempo, la prospettiva di trasferirsi in America del Nord e provare un nuovo tipo di campionato è parsa sempre più interessante per me e la mia famiglia“.
E ancora: “E’ stato Marco Di Vaio a convincermi. Avevo seguito con interesse le sue prime partite negli Impact e, una volta, avevo parlato direttamente con lui della possibilità di giocare assieme. Quando ho pensato a trasferirmi sul serio, non ho avuto dubbi sulla destinazione. Avevo chiesto che tipo di calcio si giocasse qui a Thierry Henry e abbiamo parlato a lunga della sua esperienza. Poi mi sono messo a seguire la MLS con costanza e non ho più avuto dubbi a riguardo“. Sul livello del calcio americano: “Si tratta di un campionato molto fisico: se non sei in forma, fai una fatica pazzesca. Certamente c’è ancora parecchio spazio di crescita per quel che riguarda la parte tecnico-tattica, ma credo che diventerà un campionato rilevante nell’immediato futuro. Ci sono già importanti investimenti e noto che le cose vengono fatte con pazienza e cura, per evitare grossi problemi“.
Sul suo adattamento all’ambiente: “E’ stato tutto molto facile, sia nello spogliatoio, sia fuori. Oltretutto, a Montreal ci sono moltissimi italiani e ristoranti eccellenti dove cenare“. Sul suo futuro: “Vorrei allenare, ma prima vorrei restare in Canada ancora un po’. Fare l’allenatore, comunque, sarà la mia prossima metà. Dove, ancora, non lo so”.