L’idea Seedorf non l’ha mai scartata, però nemmeno proposta per “mancanza di alternative”. Difficile confutare il (colpevole) dato di fatto, legittimo non essere d’accordo. Balotelli e Pazzini, insieme: storia di una convivenza tattica piena di intoppi. Le cessioni di Matri e Niang, unite al nuovo 4-2-3-1, hanno ridotto l’attacco e messo a nudo un reparto cruciale, rimasto formidabile a livello tecnico ma anche scarso nei numeri.
Tifosi e stampa lo chiedono e propongono a gran voce: vogliono vedere il Pazzo in campo dal 1′, al fianco di SuperMario. E la ragione è semplicissima: così, il Milan è solo più forte. Una coppia benefica, una coppia di gol, temibile e funzionale. Una soluzione piena di polvere, ma che nel prossimo derby potrebbe finalmente trovare senso. Balotelli è il solito ago della bilancia, fuoriclasse con i piedi ma imprevedibile nella testa: se gioca come sa, l’Inter lo subirà. Arriverà all’appuntamento fresco di polemiche, dopo i gesti e le parole dell’Olimpico: domenica è l’occasione perfetta per dimostrare che Mario può essere diverso, superando errori e debolezze. Sarà una sfida speciale, un big match d’oro per tornare alla ribalta. Lo vivrà da ex, come Pazzini: rapace d’area e mai scontato, lottatore affamato. Basta aspettare, coraggio e fiducia.
Sensazioni dell’ambiente che Seedorf conosce e rispetta, consigliate (o forse imposte) ufficialmente dalla società. L’olandese sarà libero di scegliere, nello scacchiere di domenica sera è molto probabile che Balotelli e Pazzini giochino a stretto contatto, dall’inizio. Per comandare Milano.