La giornata di ieri, ha confermato quanto emerso nei giorni scorsi: è calato il gelo siberiano sul rapporto tra Adriano Galliani e Clarence Seedorf. Durante l’assemblea dei soci tenutasi nella giornata di ieri, l’amministratore delegato rossonero ha preferito dribblare tutte le domande di natura sportiva, evitando così l’argomento allenatore per la prossima stagione.
Stando a quanto riportato da Tuttosport in edicola stamani, al tecnico di Paramaribo, al quale era stato garantito dalla società che questi ultimi sei mesi della disastrosa annata 2013-2014 fossero esclusivamente di preparazione per la prossima annata, non sono bastati i 26 punti ottenuti in 14 giornate, riuscendo a far meglio di tutte, escluse Roma e Juventus: decisivo l’insanabile contrasto con il gruppo italiano di giocatori ( il caso Montolivo sarebbe solo la punta dell’iceberg). Seedorf riuscirebbe a salvare la panchina solo qualora raggiungesse il quinto posto, che vorrebbe dire evitare il fastidiosissimo terzo turno preliminare di Europa League e la possibilità di disputare la tournèe americana che garantirebbe ben 3,5 milioni. In caso di esonero di Seedorf, un solo nome sarebbe davvero in lizza per la sua successione, ossia Pippo Inzaghi. L’attuale allenatore della Primavera rossonera è infatti considerato, da Adriano Galliani in primis, l’uomo ideale per dar vita ad un ciclo vincente: un allenatore partito dal basso (esperienza prima con gli Allievi Nazionali nel 2012-2013 e poi appunto con la Primavera in quest’annata) e che ha già dimostrato di saper far bene con i giovani (conquista del prestigioso Torneo di Viareggio). Il dirigente brianzolo avrebbe voluto affidare la panchina del Diavolo ad Inzaghi subito dopo l’esonero di Allegri, ma il tutto è stato poi frenato dal diktat del presidente Berlusconi, che ha preteso l’arrivo del tecnico olandese.
Nel gennaio scorso, il Sassuolo, prima che venisse assunto Alberto Malesani, aveva fatto presente alla società rossonera l’interesse per Inzaghi, ricevendo però un secco “no” proprio da Galliani, che nella circostanza aveva anche fatto presente l’intenzione di trattenere il suo pupillo almeno fino alla scadenza del contratto, prevista per il 2016.